Il Comune di Minori si dota di 27 collaboratori esterni a supporto dell’attività dell’Amministrazione comunale.
Con 27 singoli decreti di nomina, il sindaco Andrea Reale e la sua giunta riconfermati da tre mesi hanno “accolto” la disponibilità a collaborare di altrettanti soggetti esterni. Si tratta di residenti minoresi, professionisti, avvocati, docenti, operatori turistici, ex consiglieri comunali, parenti di consiglieri comunali, anche semplici cittadini chiamati a svolgere attività di supporto gratuito alle funzioni dell’amministrazione comunale.
Le collaborazioni riguardano vari settori strategici, tra cui Opere Pubbliche, Manutenzione, Cultura, Servizi Sociali, e Promozione del Turismo Sostenibile, utilizzando lo strumento del contratto di liberalità previsto dall’articolo 769 del Codice Civile, che consente prestazioni gratuite di servizi.
Le nomine del Comune di Minori mirano a potenziare l’efficienza delle attività amministrative, coinvolgendo professionisti locali senza costi aggiuntivi per il bilancio comunale. Tuttavia, l’uso di collaborazioni gratuite nel settore pubblico è oggetto di perplessità per quanto riguarda la sua compatibilità con la normativa vigente.
Secondo il parere del Ministero dell’Interno, le collaborazioni basate sull’articolo 769 del Codice Civile non sono considerate conformi alle disposizioni che regolano l’assunzione del personale nella Pubblica Amministrazione. L’articolo 90 del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL) richiede che il personale di supporto agli organi di governo sia assunto tramite contratti a tempo determinato e retribuiti, in linea con le norme di trasparenza e correttezza.
Il Ministero, attraverso un parere specifico, ha chiarito che l’uso di contratti di liberalità nel contesto della Pubblica Amministrazione è improprio. Collaborazioni gratuite come quelle adottate dal Comune di Minori potrebbero risultare illegittime, soprattutto se utilizzate per ruoli chiave e senza procedure comparative.
L’intento del sindaco Andrea Reale resta quello di coinvolgere professionalità locali senza gravare sul bilancio comunale. Tuttavia, l’elevato numero di decreti e l’importanza dei ruoli assegnati sollevano dubbi sulla conformità a norme di trasparenza e imparzialità. È plausibile che gli organi di controllo intervengano per verificare la correttezza delle procedure adottate.
Il caso del Comune di Minori rappresenta un esempio di governance che potrebbe rivelarsi un modello innovativo di partecipazione civica, ma che rischia di sfociare in controversie amministrative e legali.