La Fondazione Giona, con sede a Cava de’ Tirreni, annuncia la donazione di una baby ambulanza all’Associazione Dateci le Ali, in collaborazione con il maestro Dmytro Khoma e con il patrocinio del Consiglio Regionale della Campania, del Consolato Generale dell’Ucraina a Napoli e del Corpo Diplomatico Consolare di Napoli-Campania.
Un viaggio verso la speranza
Dopo mesi di preghiere e appelli rivolti alle istituzioni locali, rimasti senza risposte né supporto, la Fondazione del presidente Giuseppe Rainone (che oggi a Salerno riceverà l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica) ha scelto di superare i confini nazionali per rispondere a un bisogno urgente e concreto: portare aiuto in Ucraina, un paese devastato dalla guerra.
“In Ucraina non hanno impiegato tempo per decidere, non si sono dovuti riunire, non hanno esitato. Hanno semplicemente agito, pensando al problema attuale e alle gravi difficoltà che stanno affrontando da tempo… Questa ambulanza rappresenta una speranza di cura e salvezza per tanti,” ha dichiarato Rainone il quale ha inoltre sottolineato come il popolo ucraino e le sue istituzioni abbiano accolto l’aiuto con straordinaria
gratitudine e rapidità.
Un gesto di denuncia e di speranza
La donazione di questa ambulanza non è solo un atto di solidarietà, ma anche una denuncia contro le lentezze burocratiche e la mancanza di attenzione dimostrata dagli enti
locali.
“È inaccettabile che un bene così importante venga rifiutato o lasciato in attesa, quando ci sono vite che potrebbero beneficiarne” ha aggiunto Rainone.
Un ringraziamento speciale
Questo importante traguardo è stato possibile grazie all’impegno dei sostenitori della Fondazione, degli imprenditori che affiancano Rainone nei suoi progetti, e delle aziende che offrono costantemente il loro sostegno. La collaborazione con istituzioni e realtà sociali di rilievo ha reso possibile la realizzazione di un progetto che si tradurrà presto in un concreto aiuto per chi vive ogni giorno nella precarietà.
Oltre la teoria: la forza della pratica
“La teoria è fondamentale nell’istruzione e nella formazione di ognuno di noi, ma credetemi: ciò che fa davvero la differenza in tante situazioni è la pratica – ha affermato Rainone – Mi piace toccare con mano i progetti, realizzarli, creare speranza, offrire aiuti e, perché no, donare sorrisi”.
La Fondazione Giona dimostra ancora una volta che la generosità non conosce confini e che, di fronte al bisogno, non bisogna arrendersi alle difficoltà, ma agire con determinazione.