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Ravello, standing ovation per il Concerto di Capodanno

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Nella Città della musica il nuovo anno comincia con il tradizionale Concerto di Capodanno organizzato dalla Fondazione Ravello con il supporto della Regione Campania. La mattinata quasi primaverile ha incoraggiato il pubblico che ha gremito l’auditorium Oscar Niemeyer.

Sul palco l’Orchestra Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Salerno guidata dal giovane Leonardo Sini che ha diretto due delle voci più interessanti e ricercate del panorama lirico internazionale, il soprano Anastasia Bartoli, reduce dal trionfo avuto la scorsa estate al Rossini Opera Festival di Pesaro e Vasilisa Berzhanskya, indimenticabile interprete principale del film-opera Il barbiere di Siviglia di Mario Martone e impegnata nella produzione inaugurale 2024 del Teatro alla Scala che hanno proposto per la prima volta insieme, una selezione di celebri arie d’opera e sinfonie tradizionalmente associate alle festività. 

Dopo l’inno nazionale, il Canto degli Italiani, eseguita l’Ouverture della Fledermaus di Strauss che ha fatto da prologo al primo blocco di arie con la Bartoli che ha interpretato “O mio babbino caro” di Puccini da Gianni Schicchi e “Una voce poco fa” dal Barbiere di Siviglia di Rossini; la Berzhanskaya invece, ha dato voce a “Casta Diva” dalla Norma di Bellini e a “Mercè dilette amiche” dai Vespri Siciliani di Verdi. Assieme la Barcarole da Les contes d’Hoffmann di Offenbach. I 70 elementi dell’orchestra salernitana in abiti lunghi rossi e frac, hanno condiviso i meritati applausi con le due soliste che dopo l’Overture dell’Orphée aux Enfersdi Offenbach hanno chiuso la loro esibizione, la Berzhanskaya, con “Bel raggio lusinghier” dalla Semiramide di Rossini, Bartoli, con “Meine Lippen” dalla Giuditta di Lehár.

Il fuori programma del Valzer dei fiori da Lo schiaccianoci di Cajkovskij ha anticipato il medley natalizio finale, a nostro parere non aderente all’intero programma.

Richiamate a gran voce sul palco Bartoli e Berzhanskaya nei bis, hanno regalato al pubblico di Ravello il duetto “si fino all’ore estreme” dalla Norma e ‘O sole mio omaggio a Napoli e alla Campania. Applausi a scena aperta e standing ovation finale per i protagonisti.

Foto: Fondazione Ravello (Rosario Caramiello)

redazione
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