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Atrani, 8 settembre è festa a Santa Maria del Bando

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Dopo tre anni tornano le luci e i colori della festa al Santuario di Santa Maria del Bando, la chiesetta aggrappata alla roccia del Monte Maggiore che sovrasta l’abitato di Atrani. Senza dubbio uno dei complessi religiosi più suggestivi della Costiera Amalfitana che in questi giorni d’inizio settembre è tornata a illuminarsi con fasci di luce dai differenti colori. E’ l’annuncio dei festeggiamenti della natività di Maria Vergine, domani, giovedì 8 settembre. Tornerà il rito del pellegrinaggio lungo i 750 scalini che dalla piazzetta di Atrani portano nel punto in cui si domina la Valle del Dragone e l’abitato di Atrani, nelle suggestive Grotte di Masaniello.

Giovedì 8 settembre a mezzogiorno spettacolo di fumi e colori dal Santuario. Alle 18.30 la Santa Messa che anticipa la piccola processione del simulacro della Vergine sul terrazzo del Santuario.

Quest’anno le offerte saranno destinate per gli interventi di restauro conservativo alle preesistenze rinvenute all’interno del sito archeologico delle Grotte di Masaniello.

La cura della chiesetta e l’organizzazione dei festeggiamenti sono, da oltre un ventennio, affidati a Giovanni Proto che proprio per l’opera meritoria ha ricevuto da papa Francesco una benedizione apostolica.

CENNI STORICI (a cura del prof. Giuseppe Gargano)

La Chiesa di Santa Maria del Bando di Atrani è documentata per la prima volta nel 1187.

Essa fu edificata alle falde del Monte Maggiore, in un luogo dal quale veniva emesso il “bando” ai tempi della Repubblica Marinara (839 – 1131).

Questo bando era rivolto sempre alla popolazione dei rioni sottostanti.

La chiesa evidenzia il caratteristico orientamento medievale che prevede l’altare maggiore ad est, cioè verso il posto da quale sorge il sole, simbolo di Cristo e dell’eternità.

La sua architettura è ascrivibile a quella delle chiese costruite sulle rocce e presso le grotte.

Una leggenda racconta che la chiesa sarebbe stata costruita come voto fatto da un condannato a morte miracolato dalla Madonna.

Accanto alla chiesa si trova la “Grotta di Masaniello” che, secondo la tradizione, sarebbe stato l’ultimo rifugio del capopopolo napoletano, Tommaso Aniello, la cui madre era Antonia Gargano di Atrani, prima di essere ucciso nell’attentato del 16 luglio 1647, avvenuto nella Chiesa del Carmine di Napoli.

La sottostante abitazione, anch’essa dalla caratteristica colorazione bianca, posta in una pittoresca posizione, come la Chiesa del Bando, sarebbe stata la casa della famiglia materna di Masaniello.

Molti viaggiatori stranieri riportano in proposito la notizia, a partire da qualche decennio dopo la morte del celebre eroe napoletano.

La Chiesa fu sottoposta ad un intervento di restauro nei primi anni del XI secolo.

redazione
http://www.quotidianocostiera.it
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