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A Ferragosto due icone bizantine e due “piatti della festa”, anzi tre: succede in Costiera Amalfitana

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di GABRIELE CAVALIERE

Iniziamo dalla sacre icone.
A Positano si venera Maria SS.ma Assunta/la “Madonna Nera”, a Maiori Santa Maria a Mare “Stella Maris”. Cambia il nome ma il soggetto è la stesso: la Madre di Dio.
Una tavola di gusto bizantino la prima, una statua scolpita in legno di cedro del Libano, la seconda.
Entrambe arrivate dal mare, per effetto di eventi eccezionali e misteriosi.

Pare che, in un’epoca non ben definita (XIII – XIV secolo?), una ciurma di pirati saraceni restò bloccata al largo di Positano a causa di un’improvvisa e violentissima tempesta. Dal carico della nave una misteriosa voce intimò loro “Posa, Posa”, e fu solo quando questi si convinsero a gettare in mare i tesori che trasportavano, compresa l’icona dorata della Madonna, che riuscirono a ripartire e a salvare le loro miserabili vite.


Anche a Maiori tutto iniziò con una tempesta.
In questo caso la data è certa, 1204. Anche qui una nave, ma stavolta sembrerebbe che fosse condotta da mercanti cristiani, che si salvarono dai marosi gettando in mare il carico che trasportavano. All’interno di una balla di cotone, infatti, era stata nascosta la sacra icona della Madonna con il bambino in grembo che, si dice, quegli uomini avessero trafugata a Costantinopoli (probabilmente non si trattava di semplici mercanti!). Ritrovata sulla spiaggia dai marinai di Maiori, la sacra icona “Stella del Mare” divenne la protettrice di Maiori e dei Maioresi, anche di quelli che non sono più a Maiori e vivono sparpagliati per il mondo.

La statua viene portata in processione assai di rado, al suo posto “esce”, due volte all’anno, una seconda statua “più moderna” e, sicuramente, meno delicata che, a seconda dell’occasione, sfoggia due diverse livree. Anzi tre.


Il 15 di Agosto, festa della Celeste Assunzione in Cielo, la statua della Madonna veste un elegantissimo abito ricamato di fiori. La terza domenica di Novembre, data in cui si celebra ” ’A Maronna ‘e notte” (il patrocinio per lo scampato pericolo dalle alluvioni del 9 novembre 1735 e delll’11 novembre 1773) la Madonna sfoggia un vestito ricamato d’oro.
Dopo ognuna di queste “uscite”, la sacra icona viene riposta in uno “stipo” e vestita con un abito differente da quelli indossati nel corso delle processioni. Il terzo vestito!


Anche l’icona di Positano esce di rado e, il 15 agosto, i marinai portano in processione una statua settecentesca, abbigliata di un magnifico manto azzurro, che riproduce il cielo stellato. La Madonna viene portata sulla spiaggia, dove ha luogo la benedizione delle barche e della marina e dove, dopo il suo passaggio i ragazzini si accalcano alla ricerca di sassolini bucati. I Positanesi ritengono queste pietruzze un potentissimo talismano contro le tentazioni del diavolo e, fino a non molti anni fa, le donne anziane di Positano portavano al collo, confuse tra medagline e crocifissi, perlomeno una o due pietruzze bucate. A queste pietruzze, poi, venivano attribuite anche delle virtù terapeutiche. Bere mezzo bicchiere d’acqua nel quale siano state immerse una o più pietre bucate, a detta dei positanesi più anziani, costituiva un infallibile rimedio contro tutti i mali.

In “Costiera” l’Assunzione viene celebrata anche in tavola, con quelli che potremmo definire “i piatti della festa”. Non ignorando, ovviamente, che c’è n’è uno anche per la vigilia!
A Maiori la festa si santifica con le ”mulegnane c’a’ ciucculata”. Ogni famiglia maiorese possiede una sua ricetta. Poi ci sono le reinterpretazioni di pastry star e cuochi stellati…

A Positano si preparano la parmigiana di melanzane e i totani e patate. Qui, però, anche la vigilia ha un suo antico rituale, e un piatto tipico.

In molti il 14 agosto ancora osservano l’usanza di mangiare solo pane e anguria: ‘O mellone ‘e acqua!
Nei tempi passati i fidanzati portavano l’anguria alle fidanzate e, soprattutto, alle suocere in segno di devozione e di rispetto. Le angurie provenivano dalla piana del Sele, trasportate con dei barconi dai contadini cilentani che rimanevano a Positano tutta la notte della vigilia ed il giorno dopo per assistere alla festa. Una quindicina di giorni dopo la spiaggia si ricopriva di una fitta coltre di piantine di anguria, germogliata dai semi scartati durante il pasto della vigilia…

Prima di concludere è doveroso ricordare che la Madonna Assunta viene festeggiata anche a Ravello (è titolare del Duomo e della Parrocchia), ad Erchie, frazione di Maiori, a Pastena di Amalfi, a Cesarano di Tramonti e a Dragonea, frazione di Vietri sul Mare…

redazione
http://www.quotidianocostiera.it
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