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Abusivismo edilizio, a Scala tre sequestri in due settimane: sigilli a struttura extralberghiera di Pontone

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di EMILIANO AMATO

Prosegue l’attività dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Amalfi nel contrasto al fenomeno dell’abusivismo in Costiera. La lente d’ingrandimento dei militari continua a essere puntata su Scala dove nelle ultime due settimane sono stati eseguiti ben tre sequestri edilizi.

Il primo, il 10 gennaio, riguarda un immobile alle porte del paese che ha visto la trasformazione del terrazzo con tetto (già esistenti) mediante la chiusura nei quattro lati con vetrate. Un vero e proprio cambio di destinazione d’uso con relativo aumento planovolumetrico per la realizzazione di una cucina asservita a un preesistente locale adibito a camera da letto e bagno. Quindi i 56 metri quadrati del terrazzo si vanno ad aggiungere al bagno e alla cucina preesistenti andando a formare un mini appartamento da circa 90 metri quadrati.

Il secondo intervento, il 13 gennaio, ha interessato una struttura extralberghiera nella frazione di Pontone. Volumi asserviti realizzati con pilastri in cemento armato senza i relativi calcoli depositati al Genio Civile, e in assenza dei pareri dell’Ente Parco dei Monti Lattari, Sopriantendenza. Inoltre cambi di destinazione d’uso dei terrazzamenti, impropriamente pavimentati, con l’installazione di una piscina fuori terra con annesso locale wc realizzato ex novo, più una scala in assenza dei necessari titoli autorizzativi. Le opere abusive erano anche ritratte nelle fotografie che pubblicizzavano la struttura online.

Venerdì scorso i Carabinieri sono tornati nel centro cittadino di Scala per apporre i sigilli a un manufatto realizzato in un fondo agricolo mediante realizzazione di rampa d’acceso in cemento e muri perimetrali edificati in cemento armato in assenza dei regolari calcoli depositati al Genio Civile. Inoltre è stata accertata la modifica del prospetto del fabbricato mediante la realizzazione di un balcone e la modifica di una finestra, oltre alla traslazione del tetto verso il mare.

I proprietari degli immobili sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per reati ambientali. Nel caso della struttura ricettiva, per proseguire l’attività il titolare dovrà provvedere alle opere di demolizione e rimozione degli abusi.

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