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Achille Camera: amico, maestro, esempio di bontà. Tanti i messaggi di cordoglio tra Ravello e Scala

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La notizia della morte di Achille Camera ha generato commozione tra le comunità di Ravello e Scala e di tanti amici che lo hanno conosciuto apprezzandone le qualità umane. Sono numerosi e sentiti i messaggi di cordoglio e i ricordi condivisi con Achille affidati ai social in queste ore.

La maggior parte riguarda condivisioni di momenti sociali e di fede vissuti nei sodalizi di cui Achille ha fatto parte: dal gruppo Teatrale “La Ribalta” di Ravello a quello di Scala, dalla corale “Laurenziana” a quella del Duomo di Ravello.

Luigi Buonocore, sul gruppo “Sei di Ravello Se…” scrive: “Con la scomparsa di Achille Camera Ravello e Scala perdono uno dei figli migliori. Una personalità poliedrica, dalla raffinata cultura musicale ed artistica, dal tratto signorile, garbato e generoso, che si è spesa integralmente nei grandi valori della famiglia, del lavoro e della Fede.

Mi piace ricordarne la disponibilità di sempre, il senso della ricerca metodica, della memoria storica e della tradizione, testimoniato in questi ultimi tempi anche dalla condivisione di filmati inediti a beneficio di questo Gruppo FB, il competente servizio musicale reso alla liturgia nelle ex cattedrali di Scala e Ravello, la passione per il teatro, sotto il profilo dello studio testuale e scenografico.

Caro zio Achille, grazie per il tuo esempio, hai tracciato un solco che non sarà disperso. Nel momento del commiato, a pochi giorni dalla festa del «Signore di Scala», San Pantaleone e San Lorenzo ti accompagnano in una nuova dimensione. Al cospetto dell’Altissimo, ne sono certo, saprai intonare la melodia più bella. Preparata, come sempre per tempo, nel corso del tuo pellegrinaggio terreno con l’animo dei puri di cuore e con il tuo abituale sorriso che oggi si inebria di Dio”.

Giustina Mansi, direttrice della corale Laurenziana del Duomo di San Lorenzo: “Un altro pezzo della nostra storia va via. Il carissimo Achille. Achille è stato il primo organista della nostra corale, allontanatosi per motivi lavorativi, negli ultimi anni era ritornato ad essere parte integrante del nostro gruppo. Sempre disponibile….

C’erano da scrivere le voci di una partitura? Achille pronto a trascrivere ogni singola voce. Bastava chiedere, e lui, esaudiva ogni nostra richiesta.

La celebrazione a Roma nella chiesa di S.Lorenzo, le Messe in diretta e tante tante altre celebrazioni. Il suo “si” era assicurato, sempre accompagnato da un dolce sorriso. Questo è stato Achille. Un grande esempio di bontà, ma soprattutto, di umiltà.

Mancheranno le nostre prove di canto, il nostro scherzare, il nostro stare insieme. Mancherà la tua musica.

Achille carissimo, ci hai lasciati con le note dell’Inno a S. Lorenzo ma, siamo tutti sicuri che sei seduto all’organo del Cielo pronto ad eseguire le melodie più belle per i Cori Celesti.

E noi…….continueremo a cantare per te. Sarà la nostra preghiera. Soltanto così sarà tutto meno doloroso”.

Il testo del manifesto del gruppo teatrale “La Ribalta”: “Una notizia che ci spezza il cuore: Achille ci ha lasciato.

Compagno di viaggio di tante felici avventure, amico fraterno, sei volato in cielo, portando con Te un pezzo della nostra storia.

Sei andato via nella maniera in cui hai vissuto: in silenzio, senza clamori, con la massima riservatezza.

Ti abbiamo avuto al nostro fianco da sempre, fin da quando il nostro Sodalizio ha dato i primi passi. Uomo dalle spiccate doti umane, di grande cultura e di profonda sensibilità artistica, non ci hai mai fatto mancare il Tuo sostegno, anche quando per motivi di lavoro sei stato costretto a lasciare Ravello.

Siamo smarriti, increduli, da oggi ci sentiremo più soli senza il Tuo illuminante sostegno. Ma sappiamo che dobbiamo andare avanti, che abbiamo il dovere di additare il Tuo esempio alle future generazioni, perché le Tue idee dovranno continuare a vivere.

E adesso, ci piace immaginarTi  lassù, beato fra gli angeli, semmai intento a provare i canti per una Messa solenne, a ricercare una commedia da mettere in scena, a trovare le note per dei versi già scritti.  Mentre fai tutto questo, però, veglia su di noi, sostienici nei momenti di sconforto, aiutaci a rialzarci se ce ne sarà bisogno, soccorrici nei momenti di stanchezza.

A Maria e Francesca, vinte dal dolore, vogliamo testimoniare la nostra riconoscenza, far sentire la nostra vicinanza con un forte, affettuoso abbraccio”.

Il ricordo di Gianluca Mansi, presidente del Circolo Anspi di Scala: “Achille era un Ingegnere nel senso stretto della parola, un cultore di tutte le scienze, un conoscitore di tutte le arti. Ma nonostante questo suo “pieno” di cultura rimaneva umile! Con Achille parlavi di tutto, potevi mescolare nei discorsi musica e tecnologia insieme… Achille ti ascoltava perché desideroso di conoscere ancora di più… Dal suo parlare non traspariva nessuna forma di superbia e metteva a proprio agio chiunque!

Caro Achille, se oggi ho fatto del computer e della tecnologia la mia passione diventata poi il mio lavoro, devo ringraziare anche Te! Non posso dimenticare le serate qui a casa dove osservavo attentamente le correzioni a quei listati di centinaia di linee di codice in linguaggio Basic per la creazione di un semplice programma di ordinamento dati! Ero praticamente affascinato già allora dalla tua capacità di “risolvere problemi”!

Quindi nella diatriba con Zio Antonio (che in realtà “tifava” più perché imparassi a suonare l’organo) hai vinto tu! Certo, avrei potuto imparare entrambe le cose, proprio come te, ma di persone così ce ne sono poche! E oggi ancora di più! In verità, io già adesso ti immagino a “giocare a palle di neve” con Zio Antonio e Don Bonaventura, proprio come in quel video che hai recuperato, restaurato e che hai condiviso nei mesi scorsi! Tu sei e resterai memoria storica di questi luoghi! Sei un Grande! Ci mancherai veramente tanto!”

Antonio Schiavo scrive: “Lo avevo visto a S. Pantaleone, mi raccontò col suo solito entusiasmo contagioso che stava lavorando all’analisi linguistica e filologica dei testi in napoletano di Pino Daniele. Aveva fatto altrettanto con la nostra rubrica di proverbi ravellesi ne La Saggezza di un popolo, dandole una dignità che da soli non avremmo saputo concederle.

Questo era (mi fa strano e mi induce al dolore usare un verbo al passato), Achille Camera che oggi ci ha lasciato. Era così fin da giovane: di profonda e versatile cultura, appassionato in tutto ciò che faceva, dalla pittura, alla musica.

Pronto sempre a mettere a disposizione il suo immenso sapere a chiunque glielo chiedesse. Buon viaggio amico mio di tanti anni. Se il Signore me lo concederà ti cercherò nel cielo stellato del 27 luglio e ti dirò come ogni anno, da una vita; ”adesso sì che è San Pantaleone””.

Roberto Palumbo: “A Ravello è scomparso Achille Camera. Un amico, un maestro, un signore . Lo ringraziamo per la disponibilità e il servizio che ha reso alla Corale del Duomo di Ravello. San Pantaleone e San Lorenzo lo accompagnino a ricevere quel premio che il Signore ha promesso ai servi buoni e fedeli fin dalle origini del mondo. Riposa in pace, carissimo Achille”.

redazione
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