Momenti di tensione questa mattina al molo “Masuccio Salernitano” di Salerno. Vittima di una aggressione Paolo Grassi, armatore positanese e rappresentante legale della Grassi Junior Società Cooperativa, che gestisce una linea di collegamenti marittimi con la Costiera Amalfitana e Capri.
Intorno alle 10.00 il 48enne – che si trovava al molo per verificare le corrette operazioni di imbarco e sbarco dei passeggeri dei suoi traghetti – è stato aggredito fisicamente e verbalmente da alcune persone presenti all’interno dell’area demaniale portuale, persone che il Grassi conosce. L’atto di violenza sarebbe stato accompagnato da insulti, sputi e percosse tali da rendere necessario l’intervento del personale del 118, che ha prestato le prime cure sul posto e disposto ulteriori accertamenti sanitari. Portato al Pronto Soccorso del “Ruggi d’Aragona”, ha dichiarato di aver ricevuto uno schiaffo e un pugno al volto sul lato sinistro. Lamentava cefalea e dolore cervicale. Sottoposto agli esami strumentali, non è emerso nulla di preoccupante. Per lui una prognosi clinica di dieci giorni.
Stando a quanto si apprende l’aggressore, un salernitano di mezza età, sarebbe stato oggetto di recenti segnalazioni e denunce per presunte irregolarità nella gestione e nell’affidamento delle concessioni marittime.
La società Grassi Junior fa sapere, attraverso una nota, di aver recentemente presentato un esposto all’Autorità Nazionale Anticorruzione, denunciando anomalie nella procedura di affidamento della concessione demaniale del Molo Masuccio, attualmente in capo a una società partecipata – secondo le accuse – dagli stessi armatori concorrenti. Un sistema che, secondo l’impresa segnalante, escluderebbe di fatto ogni concorrenza leale, avvantaggiando alcuni operatori e danneggiandone altri.
“Aspettiamo risposte da troppo tempo – si legge dal comunicato dell’azienda – ma la situazione sta degenerando. Oggi non ci sono più solo questioni legali o amministrative. C’è una persona ferita, c’è un’aggressione, ci sono delle responsabilità che non possono più essere ignorate”.
Grassi ha denunciato l’aggressione alle autorità competenti.