È da diverse settimane che ad Amalfi l’istituto d’istruzione superiore “Marini-Gioia-Comite” è costretto a convivere con l’atavica criticità. Continua a rimenare irrisolto il problema della perdita d’acqua al contatore della sede scolastica del grande istituto scolastico della Costiera. La questione, che sembrava poter essere risolta con un semplice intervento tecnico, resta trascurata da settimane a causa dei ritardi e lungaggini burocratiche. Le responsabilità sono in capo alla Provincia di Salerno, ente proprietario dell’immobile.
Tutto ha avuto inizio quando la direzione della scuola ha segnalato alla Provincia – con foto e PEC – la presenza di una perdita nel contatore dell’acqua, chiedendo un intervento tempestivo per riparare il guasto. Tuttavia, la risposta dell’ente provinciale non ha riguardato la riparazione, bensì una richiesta di pulizia dell’area in cui il danno insisteva. Pulizia effettuata dall’ente Provincia che però non ha posto rimedio alla perdita.
La nicchia del contatore, senza sportello, si presenta in una condizione fatiscente e con un misero secchio da pittura ad arginare la perdita (nella foto), un aspetto indecoroso.
Per questo, ancora una volta, la scuola ha sollecitato intervento di riparazione per evitare sprechi d’acqua e ulteriori rischi.
Ad oggi la situazione è rimasta invariata con continui sprechi di acqua potabile e pericoli per l’incolumità degli studenti. Stanca di attendere, la dirigenza dell’istituto ha inviato questa mattina – 10 ottobre 2024 – un’ulteriore sollecitazione all’ufficio competente, chiedendo con urgenza di fissare un intervento risolutivo.
«Abbiamo fatto tutto quanto richiesto e oltre, ora spetta all’ente competente fare la propria parte», commentano dalla scuola.
L’episodio evidenzia una problematica ben nota in molti istituti scolastici della regione, costretti spesso a fare i conti con rimpalli di responsabilità tra enti locali e tempistiche che non tengono conto delle reali necessità delle strutture.
La perdita al contatore, sebbene non ancora di grossa entità, rischia di peggiorare, con ripercussioni anche sull’utilizzo dell’acqua da parte della scuola.
Rimane ora da vedere se l’ennesima segnalazione riuscirà a smuovere la situazione e a ottenere finalmente l’intervento richiesto, evitando fattuali sprechi e eventuali disagi alla comunità scolastica.
Per ora, il protagonista della questione è l’immobilismo di un’amministrazione pubblica che – al di là delle note vicende occorse al suo presidente – fa acqua da tutte le parti.