di EMILIANO AMATO
Ad Amalfi si studiano nuove soluzioni per tutelare il decoro urbano. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Daniele Milano sta immaginando provvedimenti di limitazione alla vendita d’asporto dei celebri limoni farciti. Attenzione: non è un pretesto per un nuovo divieto o fare cassa, ma una necessità dovuta all’incontrollabile consumo in strada di uno dei prodotti tipici più ricercati ad Amalfi i cui residui vegetali vengono sempre più spesso abbandonati indiscriminatamente in angoli e sui viottoli. Non si contano sui social network foto e video del limone sfusato amalfitano farcito con gelato o sorbetto, sullo sfondo del Duomo o dei vicoli gremiti di turisti. Sono sempre più numerose le gelaterie, le yogurterie e i bar del centro che propongono il prodotto principe della “Divina” senza tener conto degli effetti negativi.
Già, perché è proprio l’asporto a provocare “gravi problemi in materia di igiene pubblica, oggetto di numerose e persistenti lamentele da parte di cittadini residenti, operatori turistici ed operatori ecologici che lamentano l’abbandono indiscriminato dei residui del prodotto”, si legge dalla comunicazione che il Comune di Amalfi ha indirizzato a cittadini, attività commerciali e associazioni del territorio.
Il limone farcito, che in realtà è utilizzato soltanto come contenitore, svuotato della polpa e riempito con gelato e sorbetto, viene sia servito al tavolo, consentendo il recupero e lo smaltimento dei residui da parte delle stesse attività di vendita, sia – molto più diffusamente – venduto per asporto e consumato nelle strade e aree pubbliche della cittadina. E spesso vengono abbandonati per le strade del centro cittadino, lungo le scale, negli angoli, anziché negli appositi contenitori, determinando così una condizione indecorosa dei luoghi pubblici. “In ogni caso, quando consumati ‘a passeggio’ ed esposti al sole colano, macchiando gli arredi urbani e la pavimentazione in pietra del centro storico e delle altre aree pubbliche; pur quando lasciati nei cestini stradali, diventano fattore di forte attrazione per vespe ed altri insetti alla luce della natura particolarmente aromatica e caratterizzata da zuccheri del prodotto” scrive la responsabile del Settore Ambiente SUAP e Innovazione, Raffaella Petrone.
Le consequenziali precarie condizioni igieniche determinate dalla presenza dei limoni nei cestini per i rifiuti nell’area del centro storico e del lungomare di Amalfi sono peraltro testimoniate da una robusta documentazione fotografica. “Tutto quanto suddetto reca acclarato nocumento al decoro urbano e mina la corretta tutela del patrimonio ambientale, paesaggistico, storico e culturale di una città ad altissima vocazione turistica, ponendosi in contrasto con l’obiettivo di sviluppare un turismo ecosostenibile che valorizzi il territorio partendo dalla pulizia degli ambienti pubblici e dal corretto smaltimento dei rifiuti” sottolinea il rapporto del Comune di Amalfi.
In considerazione di tutte queste amare conseguenze, il Comune di Amalfi ha comunicato l’avvio del procedimento finalizzato ad un percorso partecipativo di consultazione dei portatori d’interesse, per l’emanazione di un provvedimento di limitazione degli effetti negativi dovuti alla vendita d’asporto o, in subordine, di divieto della vendita d’asporto dei limoni farciti, con sola possibilità di consumo sul posto.