Poco più di un mese fa aveva festeggiato il traguardo dei 103 anni, ma le complicazioni legate alla sua salute e all’età hanno avuto la meglio.
Cherubino, nato nel 1921, è stato testimone di un secolo ricco di eventi cruciali, intrecciando la sua esistenza con le vicende storiche che hanno segnato il Novecento.
Cresciuto in una terra sospesa tra mare e montagna, ha assaporato fin dall’infanzia il profumo della salsedine, dell’olio d’oliva e del limone, vivendo in sintonia con la natura circostante.

Nei suoi occhi si riflettevano non solo le sfumature intense del paesaggio, ma anche le profonde trasformazioni che hanno segnato la sua comunità, dalle evoluzioni sociali e politiche ai mutamenti economici e turistici.
Come accadde a molti della sua generazione, la giovinezza di Cherubino fu profondamente segnata dalla tragedia della Seconda Guerra Mondiale.
Il conflitto ha lasciato cicatrici indelebili, forgiando uomini e donne che hanno dovuto rimboccarsi le maniche per ricostruire il paese.
Nonostante le avversità, ha sempre trovato nella sua terra una fonte di forza e conforto, affrontando la vita con determinazione e resilienza. Aveva solo tre anni quando la tremenda alluvione del 26 marzo 1924 si abbattè sulla Costiera distruggendo la frazione di Vettica e provocando 61 vittime in una sola notte.
Le esequie si terranno domani, 1° febbraio, nella chiesa di Lone di Amalfi, dedicata a Santa Maria Vergine, dove amici e familiari si riuniranno per dargli l’ultimo saluto.