Ad Amalfi raddoppia la tassa di soggiorno per i vacanzieri che sceglieranno strutture ricettive extralberghiere e hotel a tre stelle. Da 1,50 euro giornaliero per persona a 3,00 euro. Una scelta, quella della giunta comunale guidata dal sindaco Daniele Milano, che mira a regolamentare i flussi turistici in città e che viene contestata dai gestori di case vacanza e bed and breakfast.
«Sarebbe stato opportuno un maggiore confronto tra l’Amministrazione comunale e le associazioni di categoria – dichiara Agostino Ingenito, presidente regionale ABBAC (Associazione Bed & Breakfast ed Affittacamere della Campania) -. Tale decisione presa di concerto avrebbe permesso di analizzare preventivamente e arginare le evidenti ripercussioni che tale scelta comporta. Non discutiamo la legittimità del provvedimento in essere quanto la sua immediata attuazione; i clienti che hanno già prenotato presso le nostre strutture non sono stati preventivamente edotti circa l’aumento dell’imposta: un loro rifiuto ad adempiere porterebbe le strutture ad ottemperare in quanto, da quest’anno, sostituti d’imposta. Inoltre, la possibilità che il cliente possa disdire la prenotazione a fronte della forte incidenza economica sia della tassa di soggiorno che del nuovo aumento della tariffa dei parcheggi, rende difficile poter ricevere nuove prenotazioni per i primi mesi della stagione turistica 2022».
«La misura rientra nell’ambito di una manovra più ampia di bilancio che illustreremo nel corso del prossimo consiglio comunale in cui approveremo il bilancio di previsione – spiega il sindaco di Amalfi Daniele Milano -. Sottende a una visione chiara del paese che sta alla base del piano di rivitalizzazione turistica post COVID che presenteremo a fine mese. Questa manovra potrà consentire di regolamentare i flussi turistici in città».
Per gli alberghi a quattro stelle il balzello giornaliero passa da 3 a 4 euro, mentre resta invariata per i cinque stelle (5 euro).