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Amalfi, venti rose rosse a chi l’ha fatta sentire a casa. Beatrice saluta tutti: «A bientôt»

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Venti rose rosse accompagnate dal messaggio: “A bientôt” (a presto). Sono state consegnate singolarmente questa mattina ad altrettante attività del centro cittadino di Amalfi. Un’altra all’ingresso della cappella della Madonna di Porto Salvo.

È il gesto di ringraziamento e saluto di una giovane impiegata salernitana che dopo quattro anni lascia – non senza rimpianti – il comune capofila della Costiera per altra destinazione. La chiameremo Beatrice (nome di fantasia), perché ha chiesto di rimanere nell’anonimato volendo esternare i suoi sentimenti, nobili verso Amalfi e gli Amalfitani. Ha inviato una lettera al Quotidiano della Costiera di cui è assidua lettrice, raccontando la sua esperienza tra noi.

«Il 1° aprile 2019 mi veniva comunicata la mia prima destinazione. Ho firmato il contratto portandomi le mani alla fronte e dimostrando il mio sconforto sin da subito. E’ stato difficilissimo in quel periodo dell’anno poter trovare una sistemazione qui, ti ho odiato sin da subito per la tua logistica, per le difficoltà, per le cose inverosimili che vedo, guadandoti: negozi minuscoli, case costruite in posti impossibili, asini che salgono le scale, pompe di benzina utopiche, motorini ovunque, bus che si incastrano e 45 minuti per percorrere 6 chilometri. Ho sperato di andar via senza neanche arrivare, ho voluto ardentemente prendere ogni decisione che mi portasse più lontano possibile da qui. Non ho creato legami, ho tagliato i ponti, non ho messo radici e con insistenza, ci sono riuscita».

Le rose rosse sono state destinate «alle persone che mi hanno dimostrato il loro affetto profondo e vero».

Un gesto semplice, non certo scontato e profondo al contempo, in un momento molto delicato per Beatrice. Ognuno ha la propria storia, ognuno porta con sè un dolore. Nel 2022, nel fiore dell’età, ha scoperto di avere una brutta malattia che sta affrontando con carattere e determinazione.

«La notte di Sant’Andrea del 2022, evento a cui io non ero mai stata in tutti questi anni e che si ripeteva dopo il fermo pandemico, chiesi ad una signora il perché si raccogliessero le pietre benedette dalla spiaggia. Poco dopo un signore alla transenna mentre, al buio, si attendeva la corsa sulle scale, me ne porse una, dicendomi che presto mi avrebbe portato fortuna. Due giorni dopo un controllo medico, fatto per puro caso, mi diagnosticava la malattia del secolo però mi veniva data la possibilità di combatterla. E’ stata la fortuna più grande avuta in 29 anni. Quella stessa sera ne successero di cose… Ti ho odiato così tanto, Amalfi, ho disprezzato di te quasi tutto, scappando ogni week-end, prendendo ferie e andando altrove quando tutto il mondo sarebbe restato».

Poi la quiete dopo la tempesta. Oggi per Beatrice è l’ultimo giorno di lavoro al suo desk di Amalfi. Torna a casa per staccare la spina e prepararsi alla battaglia più importante che, ne siamo certi, saprà vincere. Naturalmente portando con sé il ricordo più bello di Amalfi e della sua gente.

«Ho conservato dentro di me l’amore profondo per il mare, il tuo profumo di limone e il buon sapore della salsedine, conservo timidamente i posti in cui mi nascondevo dal caos per respirare l’essenza, la parte profonda di te, la parte nascosta e la quiete che solo in alcuni momenti, in alcuni luoghi e nei bagni alle 20 di sera in pieno settembre mi potevano dare. Ai tuoi occhi, agli occhi degli Amalfitani, agli occhi dei presenti sono risultata diffidente, sempre sulle mie, quasi nascosta, ma io stamattina, a modo mio, ti saluto, cara Amalfi, che mi hai concesso di vivere la mia vita vista mare che avevo sempre desiderato. Non sei stata casa mia, ma ho fatto in modo che tu in ognuno di questi quattro anni non lo fossi. Credevo che lasciarti sarebbe stato più semplice: non saprei come altro esprimere se non nelle mie lacrime tutta la tristezza che sento. E allora, bella mia, ‘A bientot’!».

Il suo è solo un arrivederci: Beatrice sa bene che da queste parti non sarà mai una turista.

A presto Beatrice, a te ogni bene!

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