Con l’approvazione dell’atto costitutivo, prende vita l’azienda speciale consortile ai fini della gestione associata delle politiche sociali e sanitarie nei comuni dell’ambito territoriale S2 di Cava de’ Tirreni e Costa d’Amalfi. Trovato l’accordo tra il comune metelliano e i sindaci dei tredici centri della costiera amalfitana (Amalfi, Atrani, Cetara, Conca dei Marini, Furore, Maiori, Minori, Positano, Praiano, Ravello, Scala, Tramonti e Vietri Sul Mare) per la costituzione nuova entità che di fatto a sostituire l’ambito territoriale S2. L’atto costitutivo e lo statuto sono stati approvati nell’ultima seduta del consiglio comunale di Cava de’ Tirreni. Medesima approvazione già avvenuta per gli altri comuni della Costiera, fatto salvo Positano (attesa prossimamente). Poi la costituzione vera e proprio con atto notarile e la successiva nomina degli orgnani statutari.

«Con i colleghi della costiera amalfitana – ha spiegato il sindaco Vincenzo Servalli – c’è stata una svolta. Si è riusciti a trovare una quadra per ciò che concerne la creazione di una nuova ed importante struttura. Il coordinamento istituzionale, infatti, ha approvato l’atto costitutivo e lo statuto della costituenda azienda. Adesso c’è una convenzione tra comune per la gestione associata di questi servizi poi, dopo l’istituzione del nuovo organismo, ci sarà un vero e proprio cambio di rotta per la gestione di questi servizi assistenziali, peraltro già previsti da una legge regionale da molti anni e per la cui applicazione siamo, purtroppo, in ritardo».
L’erogazione dell’assistenza verrà garantita, fatte salve eventuali ulteriori entrate, attraverso le risorse economiche del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali, i finanziamenti derivanti da leggi di settore nazionali e regionali.
Per iniziare l’iter attuativo della nuova organizzazione con fini assistenziali era importante che tutti i comuni dell’ambito S2 «condividessero parola per parola l’atto costitutivo e lo statuto della nuova struttura». «La discussione, come si può immaginare, è stata lunga ed articolata – ha specificato Servalli – in quanto l’attuale piano di zona ha una caratteristica di fondo: mette, infatti, insieme comuni molto diversi tra di loro. C’è Cava de’ Tirreni con i suoi 52mila abitanti ed altre comunità che ne hanno 3000 o meno con esigenze di valutazioni e prospettive molto diverse tra di loro».
È stato veramente un miracolo, per il primo cittadino cavese, trovare un accordo tra realtà così diverse. «La nostra città, pur esercitando la sua funzione di comune capofila – ha concluso il primo cittadinometelliano – ha dimostrato anche grande comprensione e attenzione per i comuni più piccoli che entrerranno a fa parte dellazienda. Questo equilibrio e questa serietà nell’approcciare tale problematica ha permesso al comune metelliano di raggiungere un altro importante risultato».
La nuova struttura è chiamata a offrire una maggiore efficienza e qualità dei servizi socio assistenziali che saranno erogati ai cittadini.