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Atrani celebra il terzo centenario del “Miracolo di Santa Maria Maddalena”

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Dal 24 al 26 febbraio Atrani celebra il terzo centenario del “Miracolo di Santa Maria Maddalena”.

La leggenda narra che, in un pomeriggio molto piovoso di un lontano mese di febbraio, alcuni atranesi, tra i quali due nobildonne, che abitavano lungo le pendici del monte Aureo di Atrani, furono inconsapevoli testimoni di una delle più incredibili e suggestive visioni che la loro condizione umana potesse mai immaginare.

Infatti, preceduto da un raggelante fragore, incominciò a staccarsi dalla parte alta di Supramonte, (Monte Civita), un enorme masso, che ormai svincolato da qualsiasi trattenuta nel terreno, iniziò la sua caduta libera nel vuoto, per poi abbattersi, seguendo la sua traiettoria perpendicolare secondo le leggi della fisica, proprio sul Conservatorio Santa Rosalia, abitato dalle Suore e da decine di orfanelle.

In un istante però, il loro stato d’ animo, fu subito attratto da un altro fenomeno inspiegabile, ma ancora più incredibile e sensazionale del precedente.

Infatti, quando tutto sembrava presagire un inevitabile ed immane tragedia, il macigno non riuscì a

concludere il suo devastante atterraggio perché all’ improvviso, fu affiancato ad entrambi i lati, da due

sagome, due figure, che non solo ne deviarono la traiettoria, ma accompagnandolo nella caduta lo deposero su una parte del suolo del conservatorio Santa Rosalia senza provocare alcun danno (si dice che solo tre galline ebbero la peggio).

Secondo il racconto accurato di alcuni atranesi, le due figure furono identificate in Santa Maria Maddalena e Santa Rosalia, alla memoria della quale era stato dedicato il Conservatorio nel 1683.

Tra i più anziani, a ricordare i fatti accaduti, si pronuncia in dialetto una simpatica filastrocca che in poche

parole racchiude tutte le ansie, le paure e le emozioni di quell’ indimenticabile e memorabile pomeriggio di

febbraio: “Rusalinèlla e Matalenè ll’ hann mantenùt a muntagnèll”, ossia: “Santa Rosalia e Santa Maria Maddalena hanno mantenuto il masso”.

Si è parecchio discusso sull’ epoca dell’accaduto, ma nulla risultava con precisione in merito, finchè,

dopo svariate ricerche negli archivi condotte dal dottor Donato Sarno sono stati ritrovati gli atti trascritti,

attestanti l’avvenuto”Miracolo di Santa Maria Maddalena”, verificatosi precisamente il 23 febbraio del

1723 e celebrato all’ indomani, nel giorno di San Mattia, il 24 febbraio dello stesso anno ed in quelli a

Venire.

Ecco qualche stralcio della Trascrizione: “Reverendissimo Signore, … come per l’intercessione di detta Gloriosa Santa Maria Maddalena e di Santa Rosalia protettrici di detta Università la medesima è stata miracolosamente liberata dalla grave ruina di pietre cadute dal monte convicino… 1723

Reverendissimo Signore, …e propriamente nella vigilia del Glorioso Apostolo San Mattia, cadde un smisurato monte, che doveva atterrare e demolire tutta l’Università predetta, …1724 […]”.

IL PROGRAMMA

redazione
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