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Atrani, vicesindaco Siravo estraneo a reato di lesioni personali. «Calunnie nei miei confronti»

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In un manifesto apparso sulle bacheche pubbliche di Atrani, il vicesindaco Michele Siravo, dà conto alla cittadinanza del provvedimento di archiviazione riferito alla torbida vicenda giudiziaria che lo ha interessato col coinvolgimento diretto di un cittadino di Atrani.

I fatti risalgono al luglio del 2021. Il 45enne atranese aveva sporto una denuncia-querela presso la Stazione dei Carabinieri di Amalfi per percosse, dichiarando di aver ricevuto dal vicesindaco “uno spintone alla spalla destra e uno dietro la nuca” in luogo pubblico. Il 26 luglio l’uomo si era nuovamente presentato alla dai Carabinieri per integrare la denuncia-querela presentata quindici giorni prima. Questa volta per lesioni personali con allegato certificato medico datato 11 luglio 2021 e rilasciato dal Pronto Soccorso di Castiglione di Ravello con la diagnosi di “trauma da aggressione”.

Dopo le indagini eseguite dai Carabinieri di Amalfi, avvenute anche con l’acquisizione delle immagini restituite dalle telecamere di videosorveglianza installate sul territorio e con le sommarie informazioni rese da alcuni testimoni, cittadini di Atrani, si è appurato che i fatti denunciati non corrispondevano al vero.
Per queste ragioni il procedimento è stato archiviato. Per denunciante, invece, la richiesta di rinvio a giudizio per il reato di calunnia, avendo accusato Siravo di “circostanze rilevatesi false dalla visione del sistema di videosorveglianza presente sul posto e dalle dichiarazioni rese dalle persone presenti che negavano la dinamica riferita”.


«Anche questa volta sento il dovere civico e morale di fare alcune precisazioni in merito ad una triste vicenda giudiziaria che, mio malgrado, mi ha coinvolto e che si è risolta con il provvedimento di archiviazione da parte della Magistratura» scrive Siravo (che è anche agente della Guardia di Finanza) che nella ricostruzione dei fatti e nei commenti contenuti nel corposo manifesto, spiega: «Purtroppo le vie giudiziarie tra il sottoscritto e il cittadino in questione si erano già incrociate in passato: nel mese di agosto 2018 il sig. Andrea Cretella, in qualità di Presidente Nazionale dell’Associazione “MANI PULITE-T.D.M., mi aveva denunciato per il reato previsto e punito dall’art. 595 c.p. – Diffamazione (anche questo procedimento penale, dopo accurate indagini disposte dalla magistratura, è stato archiviato nel mese di marzo 2019) e nella denuncia indicava come persona informata sui fatti il cittadino di Atrani in questione, più un altro soggetto che è balzato agli onori delle cronache per il reato previsto e punito dall’art. 336 c.p. – Violenza o minaccia a un pubblico ufficiale – e commesso nei confronti di un altro amministratore locale facente parte dell’attuale maggioranza. Inoltre, il noto cittadino, ha denunciato anche un mio stretto parente. Denuncia che ha determinato un procedimento davanti al Giudice di pace di Tramonti, ma sono fiducioso che anche in questo caso la magistratura farà la dovuta chiarezza».

Dall’approfondimento di fatti e circostanze allo sfogo: «L’essere sottoposti a procedimento penale per un appartenente alle Forze di polizia è un fatto che, oltre ad essere mortificante e pesante, ha riflessi sulla posizione d’impiego e di carriera che viene congelata in attesa dell’iter giudiziario: in sostanza è un danno enorme. In assenza di telecamere installate sul territorio e di testimoni, la vicenda poteva avere risvolti completamenti diversi con dei danni incalcolabili. Dovrei essere contento per l’archiviazione del procedimento penale; non riesco ad esserlo del tutto: è impossibile non riflettere sulle cattiverie che alcuni sono disposti a perseguire pur di raggiungere i loro scopi. Cattiverie perpetrate nei confronti di amministratori locali, parenti, amici, noti professionisti e dipendenti comunali. Cattiverie che hanno come solo ed unico scopo la distruzione fisica, mentale e professionale dell’avversario e l’inutile creazione di un clima di odio sul territorio. Troppo spesso vi sono comportamenti criminosi che hanno il solo scopo di non far lavorare serenamente dipendenti comunali e amministratori locali. È opportuno che gli organi preposti tutelino loro e il loro lavoro da certe azioni criminose che provano ad influire sulla libertà di agire degli organi di cui fanno parte e da turbamenti che alterano il normale andamento e svolgimento dell’attività funzionale».

I ringraziamenti del vicesindaco: «Infine voglio ringraziare la Procura della Repubblica di Salerno, in particolar modo la dott.ssa Saccone, e la Stazione dei Carabinieri di Amalfi per il lavoro impeccabile svolto durante le indagini, ringrazio il Comando Associato di Polizia Locale Atrani-Maiori-Minori che con il recente aggiornamento del sistema di videosorveglianza installato sul territorio ha permesso l’acquisizione di ulteriori elementi utili alle indagini, ringrazio infine i due cittadini di Atrani presenti ai fatti e che hanno riferito circostanze utili agli inquirenti per il buon esito delle indagini».

redazione
http://www.quotidianocostiera.it
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