di EMILIANO AMATO
È polemica a Tramonti dopo la festa di San Vincenzo Ferrer, svoltasi ieri nella frazione di Corsano. A poche ore dalla scomparsa di Papa Francesco, mentre in tutta Italia e nel mondo si moltiplicano i segni di cordoglio e silenzio, nella frazione di Corsano, nel comune di Tramonti, la tradizionali celebrazioni in concomitanza col Lunedì in Albis si sono svolte regolarmente, secondo programma. Con tanto di processione, banda musicale e spettacolo pirotecnico finale, non considerando il lutto per la morte del capo della Chiesa e la nota liturgica diramata ieri pomeriggio dall’Ufficio Diocesano di Amalfi-Cava de’ Tirreni, che invitava “in segno di lutto a far suonare il campanone principale a distesa”.

E invece le campane hanno continuato a suonare a festa, accompagnate da un altoparlante esterno alla chiesa che trasmette musiche ad alto volume, suscitando sgomento in molti fedeli.
Il malumore è palpabile sulla piazza virtuale: decine di persone hanno espresso il loro disappunto sui social media, parlando di una “mancanza di rispetto” e di un momento di “grande incoerenza” rispetto al dolore collettivo che sta attraversando la Chiesa e il mondo intero.
La domanda che aleggia tra i fedeli è una sola: la Chiesa locale è ancora capace di fare comunità con la Chiesa universale? In un momento così delicato, in cui il popolo cattolico si stringe nel dolore per la perdita del suo Pontefice, ci si aspetterebbe un atteggiamento sobrio, condiviso, rispettoso. E invece qui si è scelto di festeggiare, nonostante tutto. Decisamente una scelta inappropriata.
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