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Castello delle Cerimonie, una proroga di 30 giorni per la Sonrisa

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Altri trenta giorni, ma per fare fronte agli impegni presi con i clienti e per dare “un adeguato preavviso ai lavoratori impiegati nelle attività”.

Il Tar della Campania accoglie, ma solo parzialmente, il ricorso con il quale la famiglia Polese ha chiesto “l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia” del provvedimento emesso dal Comune di Sant’Antonio Abate (la cui giunta è guidata dal sindaco Ilaria Abagnale) che lo scorso mese ha revocato le licenze per la ristorazione e l’albergo alle tre società Sonrisa s.p.a., Ipol s.p.a., Pol.Fra. s.a.s. di Polese Mariarosaria & C.

Si tratta delle società che hanno gestito il cosiddetto Castello delle Cerimonie, il ‘Grand Hotel La Sonrisa’ e il provvedimento venne adottato in vista della completa acquisizione della struttura al patrimonio comunale.
   

Il conto alla rovescia inizia oggi, giorno della pubblicazione del pronunciamento della settima sezione del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania (presidente Maria Laura Maddalena, consigliere Gabriella Caprini e consigliere estensore Maria Grazia D’Alterio) che per il proseguo dell’iter ha rinviato all’udienza pubblica del 5 giugno 2025.
   

Il provvedimento con il quale il comune di Sant’Antonio Abate ha disposto il ritiro delle licenze del ristorante e dell’albergo è propedeutico all’acquisizione a titolo gratuito degli immobili e dei terreni (per 44mila metri quadrati) come deciso dalla Corte di Cassazione che ha ritenuto sussistente il reato di lottizzazione abusiva.

redazione
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