di NOVELLA NICODEMI
Lo sapevate che a contribuire alla realizzazione, e al successo, di un film o di una serie TV ci sono anche i location manager?
Si tratta di professionisti che affiancano registi e producer nell’individuare l’ambientazione ideale per una determinata trama. Si parte dalla sceneggiatura o da un semplice storyboard, cercando i luoghi più idonei, che vengono poi proposti tramite sopralluoghi con la troupe, per poi assistere la Produzione per svariate esigenze (permessi per girare, contrattualizzazione con la location, diritti delle immagini girate ecc.). Questo il prezioso lavoro di un location manager, che a volte è anche uno scout: un ruolo che, dietro le quinte, è essenziale per decretare il successo di un prodotto cinematografico o televisivo. E per questa figura viene conferito ogni anno uno speciale premio: il Location Managers Guild International (LGMI) Awards.

Sabato scorso, nel corso della cerimonia per l’undicesima edizione di questo prestigioso riconoscimento (tenutasi al The Wallis Annenberg Center for the Performing Arts di Beverly Hills e presentata dall’attrice e produttrice Rachael Harris), la serie Netflix Ripley ha sbaragliato le avversarie conquistando la meritata vittoria nella categoria Outstanding locations in a tv serial program, anthology, mow or limited series.

Ripley è una versione molto particolare della storia partorita dalla prolifica penna di Patricia Highsmith nel 1955, ambientata in Italia e incentrata su una torbida e intricata trama, che ripercorre i crimini del camaleontico truffatore e assassino Tom Ripley. Le riprese della pellicola sono state effettuate tra il 2021 e il 2022 ad Anzio, Capri, Napoli, Ischia, Venezia, Palermo e in Costa d’Amalfi.
Le scene in Costiera amalfitana sono state girate nell’autunno del 2021, anticipando di un anno quelle di The Equalizer 3 con Denzel Washington, che ha visto il ritorno sullo stesso set di Atrani di Dakota Fanning. Il favoloso borgo marinaro di Atrani , le carrellate sulla costa d’Amalfi e sul mare scintillante, i panorami mozzafiato, le scale che portano sempre più in alto quasi fino al cielo hanno stregato il pubblico e la stampa oltreoceano.

Assieme a “Fallout” ( period television series) e “Fargo” (contemporary TV series),”Ripley” (limited series, anthologies or movies) ha trionfato, portando sul meritato podio i location managers Robin Melville, Giuseppe Nardi, Fabio Ferrante, Shane Haden.
Correrai costantemente e con tutte le forze lungo quel sottile ciglio che separa il lavoro ben fatto dal baratro dell’insuccesso. Aprirai cancelli, convincerai scettici, sopporterai nevrotici, ascolterai logorroici. Contratterai con monache e frati, sindaci e puttane, incrocerai sguardi sinceri, stringerai sudicie mani. Darai il massimo per esigenze fondamentali che diverranno superflue un attimo dopo averle esaudite, sentirai critiche per risultati mancati ed esili grazie per i più insperati obiettivi, terminerai il tuo lavoro senza lasciare nessuna traccia. Dagli altri sarai chiamato location manager.”
Con questa sintetica ed efficace descrizione, Giuseppe Nardi, sul suo sito web Nardilocations, riassume quelli che sono i compiti, a volte ingrati, che comporta la sua professione, sconosciuta ai più, ma di cui glia addetti al settore sanno perfettamente l’importanza. Nella carriera ventennale di Giuseppe Nardi, autore del volume “My Amalfi Coast“, spiccano autentici capolavori: “La Grande Bellezza”, “James Bond Spectre”, “The Young Pope”, “The New Pope”, “Eat Pray and Love”, “Ocean’s Twelve”, “Nine”.
Se una serie come Ripley ha avuto risonanza mondiale sia per l’apprezzamento della critica che per il gradimento del pubblico, una considerevole parte spetta all’incantevole scenario in cui è ambientata. Atrani ha interpretato sé stessa di oltre mezzo secolo fa: negozi, ristoranti, stradine, vicoli e la piazza sono stati trasformati dalla magica arte del Cinema – grazie alla maestria di scenografi, costumisti e del ‘trovarobe’ – nello scenario delle vicende tratte dal romanzo. La pellicola in bianco e nero ha dato indiscutibilmente un risalto enorme all’incanto di Atrani, con inquadrature che ne svelano all’improvviso la magnificenza, che accarezzano delicatamente scorci poetici e commoventi. Lo spettatore viene letteralmente rapito dalle poetiche inquadrature della Costa d’Amalfi, dalle splendide immagini del comune più piccolo d’Italia, che campeggiano nella serie, regalando quella immacolata bellezza paradisiaca che fa da contraltare all’animo torbido del protagonista.