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Conferenza Sindaci Costa d’Amalfi: c’è chi fa la spia. Violati principi di riservatezza e onestà

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di EMILIANO AMATO

Martedì sera, durante una riunione della Conferenza dei Sindaci della Costa d’Amalfi, svoltasi al Comune di Cetara, si è verificato un episodio disdicevole, che ha scosso la tranquillità dell’incontro, incrinando i rapporti di fiducia tra i primi cittadini costieri.

La discussione, che riguardava una tematica rilevante per le municipalità, è stata infatti interrotta da un gesto che ha suscitato indignazione tra i partecipanti: uno dei sindaci presenti è stato sorpreso a inviare, in tempo reale, informazioni riservate sulla riunione. I destinatari dei messaggi Whats App erano consiglieri comunali delle minoranze di alcune municipalità, i quali, nel loro ruolo di opposizione, si trovano spesso in contrasto con i sindaci.

Informazioni, pare, non richieste dai singoli destinatari che il mittente ha inviato di sua sponte allo scopo di mettere in difficoltà i suoi stessi colleghi.

Un altro sindaco presente alla riunione, però, è stato avvertito proprio da uno dei destinatari dei messaggi (che, lo ricordiamo, non erano richiesti), su quanto si stava verificando in quel momento.

Quello che all’inizio sembrava un semplice scivolone, si è rapidamente trasformato in un caso di “spionaggio” politico, con il sindaco “infedele” che, violando il principio di riservatezza della riunione, ha cercato di dare informazioni su discussioni e strategie interne agli oppositori dei suoi colleghi.

Di fronte a tale scoperta, il sindaco “mittente”, incastrato, ha cercato di reagire con una rapida cancellazione dei messaggi inviati, sperando di eliminare le tracce di un comportamento che, però, era già stato notato. La situazione è degenerata con la tensione alle stelle il responsabile  chiamato a giustificare un atto che ha immediatamente minato la sua credibilità. Nonostante i tentativi di scusarsi e giustificare la propria azione, la frittata era ormai fatta e l’atmosfera di fiducia che caratterizza la Conferenza dei Sindaci della Costa d’Amalfi è stata irrimediabilmente compromessa.

Oggi, la Conferenza dei Sindaci della Costa d’Amalfi si trova a fare i conti con un problema ben più grande di una semplice incomprensione o di quella che può essere una legittima presa di posizione: la fiducia.

Un comportamento simile, che mina la trasparenza e il rispetto reciproco, è inaccettabile in un contesto dove i rappresentanti delle istituzioni dovrebbero essere esempio di serietà e onestà.

Un episodio che, oltre a suscitare indignazione, invita tutti a riflettere sulla responsabilità che comporta il ricoprire ruoli istituzionali. La vicenda, infatti, ha messo in luce come un singolo gesto di malafede possa compromettere l’intero clima di collaborazione per il bene collettivo e il buon governo del territorio.

redazione
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