Il fondo stradale sconnesso in diversi punti della Costiera Amalfitana non è un’insidia soltanto per i motociclisti. Anche per i mezzi di soccorso crea complicazioni specie quando ad essere trasportato è un paziente politraumatizzato a cui il dolore si intensifica a ogni buca.
Di questa mattina, con gli autisti ambulanzieri del 118 già costretti a manovre millimetriche per potersi divincolare nel traffico della Costiera, un episodio increscioso. A causa dell’asfalto dissestato tra Marmorata (dove di recente sono stati effettuati scavi per il passaggio di sottoservizi e il manto d’asfalto non ripristinato a regola d’arte) e il pronto Soccorso di Castiglione, le sollecitazioni e i sobbalzi subiti da un paziente trasportato nell’ambulanza in corsa lo hanno portato a inveire contro l’incolpevole autista. A denunciare il caso è Andrea Villaricca, vicepresidente dell’associazione di volontariato “Croce di Sant’Andrea” e autista d’ambulanza al Saut di Amalfi con base a Castiglione.
«Siamo quelli vengono osannati per aver salvato la vita a un neonato e il giorno seguente che vogliono picchiare e minacciano di morte perché sofferenti a causa del manto stradale disconnesso che trasmette sobbalzi e sollecitazioni all’ ambulanza in corsa per l’ospedale» spiega Villaricca che aggiunge: «Stiamo parlando dello stesso manto stradale che in molti casi è causa di cadute e incidenti stradali. È molto più comodo inveire e aggredire l’autista e il team dell’ambulanza, piuttosto che farsi sentire dai politici e dai responsabili delle società che gestiscono le strade. È proprio vero: troppo facile sparare sulla Croce Rossa o sulla croce degli altri».