Una giornata da dimenticare, quella di oggi, lunedì 7 aprile 2025, in Costiera Amalfitana. La stagione turistica è appena iniziata e con essa quella del traffico. Mattinata di caos e di disagi ad Amalfi e in diversi punti nevralgici della Costiera, dove la viabilità si è presentata da subito ingestibile a causa soprattutto dell’istituzione di cantieri su strada.
A partire da Piazza Flavio Gioia, cuore del trasporto pubblico su gomma, dove i lavori in corso hanno comportato lo spostamento del capolinea della SITA Sud.
Gli autobus sono stati dirottati alle fermate di Ravello-Scala e Pogerola, con ripercussioni sull’intera circolazione locale. Il tutto senza indicazioni chiare, senza preavvisi, senza personale a gestire l’inevitabile caos. Turisti disorientati, residenti esasperati, autisti lasciati a gestire l’improvvisazione.

Ulteriori lavori stanno interessando la Strada Statale 163 “Amalfitana“, all’altezza dell’Hotel Marina Riviera.

L’intervento riguarda la sostituzione e la messa in sicurezza della ringhiera stradale.

Un’opera certamente necessaria, ma la cui tempistica continua a sollevare perplessità: è davvero questo il momento opportuno per avviare simili cantieri, mentre la stagione turistica è già nel vivo e gli alberghi registrano il tutto esaurito?

A Castiglione, il traffico è in tilt, con la consueta aggravante dell’assenza degli ausiliari del traffico, figura presente già dai primi giorni di aprile negli anni precedenti.
Lo stesso scenario si ripete a Minori, in particolare nel tratto di Torre Paradiso, caratterizzato dal restringimento della carreggiata e da una sequenza di curve che rende il passaggio particolarmente complesso. Anche qui, nessun presidio, nessun intervento a regolamentare i flussi.
Questa è la fotografia odierna. Ma è una fotografia già vista, già vissuta, già subìta. Ogni anno, puntualmente, la Costiera sembra come colta “di sorpresa” dall’arrivo della primavera.
Ogni anno si ripete il copione della disorganizzazione: cantieri improvvisi, assenza di coordinamento tra enti, gestione inefficace di flussi turistici prevedibili e annunciati.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: residenti e lavoratori penalizzati, pendolari esasperati, turisti accolti da una viabilità al collasso. Un territorio meraviglioso, ridotto all’ennesima farsa organizzativa.
Non si tratta di eventi imprevedibili, ma di una sistematica mancanza di programmazione e visione. E mentre si rincorrono emergenze annunciate, a pagare sono sempre gli stessi.
La Costa d’Amalfi sembra aver scoperto un’altra tradizione: la cronica, stanca e deprimente impreparazione.