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Covid e voto, Vincenzo De Luca scettico: «La scuola non partirà a Settembre»

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Nel corso del consueto appuntamento del venerdì, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha aperto la sua diretta social parlando della crisi politica che ha portato Mario Draghi a rassegnale le dimissioni. Per il presidente, a causa della mancata fiducia al Governo l’Italia si è ritrovata ad essere, ancora una volta agli occhi del mondo, un paese inaffidabile.

 De Luca si è poi soffermato anche sulle conseguenze di questa crisi, ossia l’impatto che essa avrà sull’inizio dell’anno scolastico. Dovendo votare il 25 Settembre, per molti istituti l’inizio della scuola slitterà. Per non parlare della variabile Covid che con la ripresa dei contagi potrebbe riportare la DAD nelle case delle famiglie italiane.

Questi alcuni passaggi salienti dell’intervento di De Luca sull’argomento:

“Ci daranno fastidio anche ad agosto, saremo disturbati profondamente ma mi auguro che il 25 settembre ci sia un voto responsabile. Il voto di sfizio che ci siamo regalati 4 anni fa, che ha regalato ai 5 Stelle il 33% di voti, si è tradotto in un disastro di proporzioni inimmaginabili”.

“Se gli italiani daranno un altro voto di sfizio senza fermarsi un attimo a pensare noi rischiamo di avere un’altra legislatura di calvario e di inconcludenza. Se si vota a capocchia poi quel voto lo si paga per anni, come è capitato in questi 4 anni”.

“Sono 20 anni che l’Italia è paralizzata, abbiamo milioni di giovani che se ne vanno all’estero per vivere e noi che continuiamo a bloccarci con la politica politicante. Mi permetto di fare un appello per un voto meditato e responsabile. Decida ognuno come vuole ma pensandoci bene. Difendiamo il Sud e non votiamo le forze politiche che sono contro il Sud, non diamo voti a chi non ci darà risorse”.

“Questo caos politico un altro danno lo provocherà al mondo della scuola, ciò significa che non partirà nemmeno in tempo l’anno scolastico nuovo. Quindi da un lato rischiamo di avere una ripresa di epidemia Covid con il solito problema di decidere se andare a scuola, se mettere le mascherine, se fare la dad. Speriamo di no ma nessuno ce lo garantisce.

“Oltre ai problemi legati al covid ne avremo anche un altro perché dovendo votare il 25 settembre in molte realtà l’anno scolastico non partirà proprio. In questo ringraziamo tutti quelli che non hanno votato la fiducia al Governo Draghi”.

redazione
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