Anche il Consiglio di Stato ha bocciato il ricorso presentato del candidato sindaco di Tramonti Armando Imperato, avverso l’esclusione della sua lista “Terra Operosa” dalla competizione elettorale per difformità nella presentazione.
Dopo il rigetto da parte del Tar, difeso dagli avvocati Angelo Clarizia, Oreste Agosto e Gino Bove, l’ex sindaco di Tramonti ha impugnato il verbale della III Sottocommissione Elettorale Circondariale di Amalfi, chiedendone l’annullamento. Confermata la sentenza del Tar Campania secondo cui e firme alla lista non sono state apposte sui prescritti moduli e con i dati richiesti e chi inoltre mancava la spillatura dei tre fogli allegati principale. I fogli separati, inoltre, non riportavano il contrassegno della lista e nemmeno i nominativi dei candidati alla carica di consigliere comunale (leggi la sentenza in basso).
Nulla di fatto, dunque, per l’ex sindaco Armando Imperato, mostratosi motivato a scendere in campo e che in seguito all’esclusione aveva accusato i suoi avversari di “scorrettezze”. Ma in realtà questa è una leggerezza che non si addice a un amministratore di lungo corso come lui, che comunque in campagna elettorale, anche dai box, vorrà fare la sua parte nella contesa tra Amatruda e Guida.