di EMILIANO AMATO
Emergenza cinghiali, il sindaco di Tramonti, Domenico Amatruda, chiede un intervento fattivo degli organismi sovracomunali e della forza pubblica. «Siamo costretti ad aggiungere la nostra voce a quella di quanti, da anni, stanno lamentando la crescente presenza dei cinghiali che ormai rappresentano una seria minaccia sotto ogni punto di vista. Una vera e propria invasione del territorio» scrive il primo cittadino del polmone verde della Costiera in una nota trasmessa alla Direzione Generale Politiche Agricole Alimentari e Forestali della Regione Campania, alla Stazione Carabinieri Forestali di Tramonti e al Parco Regionale dei Monti Lattari.
«Il nostro Comune, distribuito su un territorio di ben 24 Kmq, completamente circondato dai Monti Lattari, senza soluzione di continuità, si trova praticamente accerchiato e minacciato dalle scorrerie degli animali – spiega – Scorrerie che si traducono in danni notevoli soprattutto per gli agricoltori, ormai esasperati perché impotenti».
La popolazione di Tramonti, che in gran parte si dedica ancora all’agricoltura, delle cui coltivazioni beneficia ad uso domestico e soprattutto commerciale, denunci gravi danni alle coltivazioni ma anche ai terreni con la distruzione di numerose macere che compromettono l’assetto del territorio dal punto di vista idrogeologico con conseguenze economiche, comportando spese non indifferenti per il loro ripristino. Danni alle cose in quanto gli animali raggiungono i centri urbani e le case disseminate nelle campagne e attraversano frequentemente le strade del paese con evidenti possibili danni alle auto che transitano e, ovviamente, alle persone.
«La regolarità delle invasioni e i danni conseguenti sono ormai una caratteristica largamente negativa del fenomeno che, purtroppo, è in costante aumento – aggiunge il sindaco – Potremmo affermare che siamo quasi ad una problematica convivenza forzata. E’ chiaro che il prelievo venatorio è largamente insufficiente anche per una benché minima riduzione del fenomeno. Per le caratteristiche ambientali del nostro territorio, i cinghiali hanno habitat diversificati che vanno dall’alta montagna, alla collina, alla zona più bassa, tutti favorevoli alla loro prolificazione e stazionamento ordinario».
Il primo cittadino di Tramonti chiede agli organi sollecitati «di attivare tutte le misure idonee ad arginare il fenomeno e ridare tranquillità alla popolazione tutta», al fine «di prevedere tutte le forme di interventi specifici individuate […]». «Non possiamo abusare di più della pazienza dei nostri agricoltori e conduttori terrieri. Devono avere tutta la nostra comprensione e solidarietà. E’ tempo di dare risposte concrete, nel rispetto dell’uomo e degli animali, perché si giunga ad una pacifica convivenza senza sopraffazione dell’uno sull’altro» conclude Amatruda.