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Ferrari Amalfi, i numeri della macchina organizzativa. Ecco quanto incasserà il Comune

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di EMILIANO AMATO

C’è una straordinaria macchina organizzativa intorno all’evento Ferrari World Premier per la presentazione della nuova nata della casa di Maranello: la Ferrari Amalfi.

Un evento che, senza ombra di dubbio, sta producendo un importantissimo ritorno d’immagine per Amalfi e la Costiera grazie a uno dei marchi più rappresentativi del made in Italy e riconosciuti a livello mondiale, in felice matrimonio che sa di eccellenza, di bellezza, di stile, di eleganza.

Un’impresa straordinaria

A raccontare l’enorme impegno dietro l’evento è stato Enrico Galliera, Chief Marketing and Commercial Officer di Ferrari, durante la conferenza stampa tenutasi all’interno della struttura temporanea allestita al porto turistico per la presentazione.
Galliera ha sottolineato l’enorme sforzo organizzativo messo in campo, con oltre 600 addetti coinvolti, molte delle quali maestranze locali, e il supporto fondamentale dell’Amministrazione comunale e della Regione Campania.

La logistica è stata tra le sfide più complesse: 10 mesi di progettazione, un mese per l’allestimento della struttura, 800 ore consecutive di lavoro sul molo, 25 chiatte per lo scarico via mare di materiali, 100.000 kg di alluminio, 42.000 kg di legno riciclabile, 140 navette per il trasporto ospiti e oltre 5600 pasti serviti. I numeri parlano da soli: 2500 notti d’albergo prenotate, 200 stanze occupate in 18 hotel, con una presenza di turisti per il 91% stranieri.

Il sindaco: “Un’onda lunga per Amalfi”

Visibilmente soddisfatto, il sindaco di Amalfi, Daniele Milano, che ha dichiarato: “Amalfi indossa il suo abito migliore. Per noi è una grande occasione, specie per ciò che questo evento genererà per gli anni a seguire, Non è un caso che Ferrari, il suo osservatorio mondiale, abbia scelto Amalfi, località esclusiva, per la sua immagine internazionale. Il 91% dei turisti è straniero. Questo ci rende orgogliosi. Stiamo lavorando a questo evento, difficile da gestire, da un anno. Abbiamo cercato di mitigare al meglio i disagi per i residenti. A memoria non abbiamo mai vissuto un evento del genere: da sindaco è l’esperienza che mi ha dato maggior soddisfazione. Questo evento genererà un’onda lunga”.

Ma quanto ha guadagnato Amalfi?

Alla domanda che abbiamo scelto di rivolgergli- quanto ha incassato il Comune per ospitare l’evento – la risposta del primo cittadino è stata inizialmente vaga, quasi infastidita: “L’equivalente dei mancati introiti derivanti dall’occupazione dell’area parcheggio dall’inizio del montaggio che andrà alla società che gestisce le aree di sosta (la partecipata del Comune, Sistema Amalfi nda). Senza offrire ulteriori elementi.

Un confronto inevitabile è stato fatto con casi simili, come i 3 milioni di euro lasciati da Jeff Bezos a Venezia in occasione del suo matrimonio. La trasparenza su questo fronte, secondo molti, in confronto a proclami e spot, non era stata garantita. Anche perchè sull’albo pretorio del Comune di Amalfi non vi è ancora nessuna pubblicazione a riguardo.

Poi, al suo intervento successivo, resosi conto che una risposta più chiara doveva essere offerta (non al giornalista, ma ai suoi stessi cittadini) ha dichiarato, in maniera laconica e ancor più evasiva, che la somma incassata dal Comune  è “di poco superiore ai 500mila euro, senza tuttavia fornire ulteriori dettagli, invitando a non avere una “visione localistica ma globale” dell’operazione. Naturalmente il sindaco dovrà dare conto anche delle uscite, delle spese sostenute (personale impiegato, usura dei luoghi ecc.) e a quali iniziative specifiche le somme incassate verranno destinate. La trasparenza, in ambito amministrativo, resta un obbligo.

Ferrari e Amalfi: il lusso che diventa narrazione

Al di là delle polemiche “localistiche”, resta l’impatto simbolico di questo evento. L’incontro tra Ferrari, icona mondiale del Made in Italy, e Amalfi, perla della Costiera, rappresenta un connubio di bellezza, eleganza e prestigio.
Un’operazione di marketing potente, che fa leva sul fascino italiano per generare una narrazione che unisce innovazione e territorio. E che, almeno sulla carta, promette un ritorno duraturo in termini di turismo e visibilità.

Foto: Emanuele Anastasio

Video: Ferrari

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