di EMILIANO AMATO
Con proprio decreto del 22 maggio scorso il sindaco di Furore, Giovanni Milo, ha revocato le deleghe al vicesindaco Annamaria Fusco. Diciotto giorni prima della fine del mandato elettorale e nel bel mezzo della campagna elettorale (Furore è uno dei cinque comuni della Costiera interessati dal voto l’8 e 9 giugno), il primo cittadino ha deciso di estromettere la sua “vice” dalla giunta: una scelta di chiara natura politica, forse un po’ tardiva: nel corso del consiglio comunale dello scorso 30 aprile, infatti, Fusco aveva annunciato pubblicamente la volontà a non proseguire l’esperienza amministrativa non candidandosi nella lista Insieme per Furore del sindaco Giovanni Milo.
Suo marito, Vincenzo Cavaliere, invece, è candidato nella lista antagonista, Furore Domani, di Antonella Marchese. La vicesindaca (la seconda carica amministrativa), con deleghe ad Ambiente, Personale e Commercio, al terzo mandato consecutivo (i precedenti li aveva svolti al fianco del compianto sindaco Raffaele Ferraioli) aveva motivato la sua scelta attraverso la lettura di un documento. In quella stessa seduta, anche la consigliera Agnese Fina aveva comunicato l’uscita dal gruppo di maggioranza.
Un chiaro segnale di dissenso e sfiducia verso la compagine amministrativa di cui Fusco – per sua stessa ammissione – non condivideva più la linea.
Uno smacco per il sindaco Milo che ha quindi proceduto con la revoca delle deleghe al vicesindaco, riservandosi di procedere, con nuovo decreto, alla nomina del suo sostituto.