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Giornate Fai di Primavera, alla scoperta di Villa Rondinaia

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Sabato 25 e domenica 26 marzo prossimi si rinnova l’appuntamento con le “Giornate FAI di Primavera”, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico dell’Italia.

Anche in questa 31esima edizione, la manifestazione di punta del FAI offre l’opportunità di scoprire e riscoprire, insieme ai volontari della Fondazione, tesori di storia, arte e natura in tutto il nostro Paese con visite a contributo libero in oltre 750 luoghi di 400 città, la maggior parte dei quali solitamente inaccessibili o poco conosciuti.

In Costiera Amalfitana sarà Villa Rondinaia, l’eremo che fu dello scrittore americano Gore Vidal, ad aprire le porte al pubblico. Gli “Apprendisti Ciceroni” dell’Istituto “Marini-Gioia” di Amalfi guideranno i visitatori, in un tour di 45 minuti, alla scoperta della villa aggrappata alla roccia con vista sul panorama tra i più suggestivi al mondo. Vi si accede attraverso una sequenza di panorami a strapiombo tipica dell’impianto urbano della città-fortezza che è stata Ravello in età medievale.

Appena entrati nel lussureggiante giardino, l’edificio neppure s’intravede, il territorio impervio ha suggerito la necessità dei numerosi terrazzamenti che lo caratterizzano e nel quale prevalgono cipressi e abeti, oltra ad ulivi, viti e limoni. Il parco è tutto un concerto di sospiri amorosi, un elogio alla bellezza dove si concretizza il rapporto uomo-natura e dove il primo, l’uomo, riceve molto di più di quanto possa restituire alla natura stessa.

Gli orari

Sabato: 10:00 – 13:00 / 15:30 – 19:00 (ultimo ingresso 18:30)

Domenica: 10:00 – 13:00 / 15:30 – 19:00 (ultimo ingresso 18:30)

PER PRENOTARE LA VISITA CLICCA QUI

Le Giornate FAI di Primavera sono ormai il simbolo di una vocazione collettiva che anima l’Italia: quella per la cura e la valorizzazione del proprio patrimonio culturale. Questa manifestazione, ormai nota e consolidata, capace di coinvolgere ogni anno centinaia di migliaia di cittadini alla scoperta dei loro territori, si deve all’impegno e alla creatività di migliaia di volontari del FAI, affiancati da altrettanti studenti delle scuole italiane – gli Apprendisti Ciceroni – formati per l’occasione, ma si fonda anche sulla partecipazione di centinaia di istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati, che in numero sempre maggiore, di anno in anno, vi collaborano, mettendo a disposizione luoghi, risorse e competenze, perché riconoscono in essa un’occasione unica e imperdibile di promozione e di rilancio, e una buona azione per “il Paese più bello del mondo”, che va a beneficio di tutti.

Grazie alle Giornate del FAI luoghi sconosciuti e abbandonati sono tornati all’attenzione del pubblico, e ciò ha cambiato talvolta il loro destino, e luoghi chiusi al pubblico, tradizionalmente non considerati beni culturali, hanno scoperto invece di avere un valore culturale da promuovere e soprattutto condividere. Questa partecipazione larga e trasversale, guidata da un sentimento civile di orgoglio, appartenenza e responsabilità, fa il successo delle Giornate FAI di Primavera.

Altrettanto largo e trasversale è il ventaglio di luoghi e storie da scoprire o approfondire, nascosti e inediti, curiosi e sorprendenti, originali e affascinanti, magari proprio dietro casa: ville, chiese, palazzi storici, castelli, musei e aree archeologiche, edifici di archeologia industriale, collezioni d’arte, biblioteche, edifici civili e militari, luoghi di lavoro e laboratori artigiani, e poi parchi, aree naturalistiche, giardini e borghi

LA RONDINAIA

Per la sua particolare posizione, per il panorama che la circonda e per la serie ininterrotta di ospiti illustri,  La Rondinaia  è una delle ville più suggestive ed originali, non solo della Costiera Amalfitana ma d’Italia. Situata a Ravello, è immersa in un parco di incalcolabile bellezza, incastrata nelle rocce (di qui il nome della Villa che sembra, appunto, un nido di rondini) e richiese vere e proprie arditezze da parte dei costruttori. In paese ancora si favoleggia di muratori legati a corde, sospesi.

La Rondinaia fu eretta nel 1927, per volere di Lucylle, Countess Szecheney, figlia del nobile inglese Ernest William Beckett (Lord Grimthorpe) a cui si deve la costruzione di Villa Cimbrone con la quale La Rondinaia ne condivide il parco. Il progetto e la supervisione dei lavori furono affidati a Nicola Mansi, lo stesso ravellese che Lord Grimthorpe aveva conosciuto a Londra e che aveva curato la costruzione di Villa Cimbrone. L’esecuzione dei lavori fu affidata al ravellese Francesco Amato, capomastro e scalpellino di raffinata qualità. Successivamente Lucylle scorporò La Rondinaia da Villa Cimbrone e la sua casa cominciò a vivere di vita propria.

La Villa fu anche buen retiro, per circa 33 anni, dello scrittore, saggista, sceneggiatore e drammaturgo americano Gore Vidal che l’acquistò nel 1972: ispirato dalla bellezza delle sue vedute, vi scrisse una cospicua parte dei suoi libri, ospitando, al contempo, tanti grandi personaggi dellostar system del ‘900 che, passando per Ravello, non poterono non fare visita a La Rondinaia. Il legame di Gore Vidal con questi luoghi è molto forte. Egli giunse a Ravello per la prima volta nel marzo 1948, in compagnia di Tennessee Williams, uno dei più insigni drammaturghi del XX secolo. Ritornò più volte nel paese fino al 1972 quando decise di acquistare La Rondinaia, suo buen retiro per 33 lunghi anni: «Mentre ero alla ricerca di una casa in campagna in Italia, lessi un annuncio su un giornale locale e dopo un sopralluogo decisi di prendere la casa con un mutuo e di acquistare altri due ettari e mezzo di terreno». In realtà (come egli stesso ha precisato) fu Howard Austen a scovare l’inserzione pubblicitaria e a fare il primo sopralluogo all’esterno della Villa, in un giorno di pioggia, decidendo di comprare comunque l’immobile anche senza averne visitato l’interno, tanto spettacolare e unico era il sito.

redazione
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