di EMILIANO AMATO
Sarà cittadino onorario di Ravello e subito dopo cardinale, monsignor Claudio Gugerotti. L’arcivescovo titolare di Ravello, prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali, riceverà infatti il titolo onorifico della città della musica che sarà sancito nel corso del consiglio comunale convocato per sabato 16 settembre. Una scelta, quella dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Paolo Vuilleumier, maturata dopo il 9 luglio corso, all’annuncio di papa Francesco.
Due settimane prima del concistoro del prossimo 30 settembre in San Pietro, in cui il pontefice nominerà 21 nuovi cardinali. Tra questi Claudio Gugerotti, unico italiano della lista con Pierbattista Pizzaballa, Patriarca Latino di Gerusalemme. A Roma prevista una delegazione proveniente da Ravello con il parroco don Angelo Mansi, sindaco e amministrazione comunale, oltre a numerosi fedeli.
In una lunga intervista rilasciata nel marzo dello scorso anno a Christopher Lamb del periodico cattolico inglese Tablet, Gugerotti viene definito come «un diplomatico con lo stampo di papa Francesco, che combina apertura, calore pastorale e humour con uno sguardo acuto, attento ai dettagli e alle situazioni».
Veronese di 67 anni, dal 2001 Gugerotti è il titolare della diocesi di Ravello. Si tratta di un titolo onorifico, che si concede a vescovi non residenziali. Dagli anni Sessanta del secolo scorso la Chiesa riconosce i vescovi titolari (non diocesani) di sedi episcopali non più esistenti, nominando, in genere, nunzi apostolici o destinati agli uffici della Curia Romana. La diocesi di Ravello, fondata nel 1086 (dopo quella di Amalfi e Scala), si è estinta nel 1818. Gugerotti è molto legato alla comunità di Ravello: non è mai mancato, infatti, alle celebrazioni di San Pantaleone, patrono della città. Autorevole liturgista, usa indossare i paramenti sacri del Settecento, compreso il prezioso pastorale in argento, appartenuti ai suoi predecessori ravellesi. Lo scorso 22 luglio ha presieduto, nella Basilica ex cattedrale, la tradizionale celebrazione eucaristica dedicata agli operatori sanitari, ricevendo l’affetto di tutta la comunità. E’ stata la sua ultima messa da arcivescovo titolare di Ravello dopo 22 anni dalla nomina: dal 30 settembre, dopo la sua nomina a cardinale, la sede resterà vacante in attesa della nomina del suo successore.
Veronese, classe 1955, Claudio Gugerotti entrò a far parte della Pia Società di don Nicola Mazza e nel maggio 1982 ricevette l’ordinazione sacerdotale per le mani del vescovo Giuseppe Amari. All’Università “Ca’ Foscari” di Venezia ottenne la laurea in Lingue e letterature orientali, e inoltre consegue la licenza in Liturgia al Pontificio Ateneo S. Anselmo e il dottorato in Scienze ecclesiastiche orientali presso il Pontificio Istituto Orientale (Pio). In veste di docente ha insegnato in atenei a Venezia, Padova e Roma, come pure alla Gregoriana e nel Pio. Ha appreso diverse lingue antiche e moderne: latino, greco, armeno classico e moderno, curdo, inglese e francese.
Nel 1985 è stato chiamato ad essere officiale presso la Congregazione per le Chiese Orientali. Nel 1997, a 42 anni, arriva la nomina a sottosegretario, diventando stretto collaboratore del cardinale Achille Silvestrini, prefetto del dicastero tra il 1991 e il 2000. In quegli anni di servizio in Curia Romana monsignor Gugerotti è anche consultore dell’Ufficio per le Celebrazioni Liturgiche Pontificie. Alla fine del 2001 arriva la nomina ad arcivescovo titolare di Ravello e nunzio apostolico in Georgia, Armenia e Azerbaigian. Il 6 gennaio 2002 riceve la consacrazione episcopale per le mani di Giovanni Paolo II. Co-consacrante principale è il futuro cardinal Sandri, allora arcivescovo e Sostituto per gli Affari generali delle Segreteria di Stato. Il motto episcopale scelto è “Per Orientalem Viam”.
Monsignor Gugerotti non proviene da servizio diplomatico, non ha frequentato la pontificia Accademia ecclesiastica, ma le competenze specifiche e l’esperienza curiale alla scuola del cardinal Silvestrini lo rendono destinatario di incarichi nei territori dell’Europa Orientale. Così dopo la missione nel Caucaso, nel 2011 Benedetto XVI lo nomina nunzio in Bielorussia (dove è l’unico diplomatico a riuscire a visitare i prigionieri politici negoziando per loro conto direttamente con il presidente Alexander Lukashenko). Francesco nel 2015 lo invia in Ucraina. Dal 2020 diventa rappresentante pontificio in Gran Bretagna, presiedendo ai solenni funerali della Regina Elisabetta II, mentre dallo scorso novembre prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali.
Oltre a numerosi articoli e saggi, monsignor Gugerotti è autore di vari volumi, tra cui La liturgia armena delle ordinazioni e l’epoca ciliciana. Esiti rituali di una teologia di comunione tra le Chiese (Pio, Roma 2001); L’uomo nuovo un essere liturgico (Lipa, Casa editrice del Centro Aletti, Roma 2005), tradotto anche in rumeno e in ucraino, Caucaso e dintorni. Viaggio in una cristianità di frontiera (Lipa, Roma 2012) e Riflessi d’oriente (Qiqajon, Bose 2012).
LA CURIOSITA’
Tre degli ultimi quattro cittadini onorari di Ravello hanno origini venete: Renato Brunetta, Antonio Scurati e Claudio Gugerotti.