di NOVELLA NICODEMI
«Il corpo prima c’era e adesso non c’è più. Qualcuno di voi lo ha preso e io devo capire perché»: le parole gelide e perentorie dell’ispettore Cosser, incaricato di risolvere un caso che si presenta diabolico, tuonano come un monito inappellabile nel trailer del movie Il Corpo, opera ultima di Vincenzo Alfieri.
Il giovane regista di origini amalfitane ne firma anche la sceneggiatura – insieme a Giuseppe G. Stasi, autore della serie The Bad Guy – e il montaggio.
Le prime sequenze del trailer ci immergono fin da subito in una atmosfera cupa e tetra – complice anche la fotografia di Andrea Reitano – a tratti sadicamente surreale, che si snoda in un vortice inestricabile di colpi di scena, lasciando presagire una trama avvincente di stampo hitchcockiano. Un incubo a occhi aperti.
Un giallo dal finale imprevedibile dove nulla è scontato: “Nessuno è innocente. Nessuno è colpevole. Sono tutti sospettati”.
Realizzato in co-produzione tra Sony Pictures International Productions e Eagle Pictures, Il corpo – che uscirà nelle sale cinematografiche il 28 novembre – vanta un cast d’eccezione: Giuseppe Battiston, Claudia Gerini, Andrea Di Luigi, Andrea Sartoretti, Amanda Campana e Rebecca Sisti.
L’ispettore Cosser (Giuseppe Battiston) e Rebecca Zuin (Claudia Gerini) sono al centro di un fittissimo mistero che parte dalla morte improvvisa dell’enigmatica e seduttiva imprenditrice il cui corpo scompare inspiegabilmente dall’obitorio prima che ne possa essere eseguita l’autopsia. Il caso fin da subito getta ombre sul giovane marito della donna, ma l’ispettore Cosser è deciso a non tralasciare nessuna pista e il plot si apre a sviluppi sempre più imprevedibili, scivolando verso un finale inaspettato.
Il Corpo è l’ultimo pregiatissimo lavoro del regista e sceneggiatore amalfitano – dopo I peggiori del 2017, Gli uomini d’oro del 2019 e Ai confini del male del 2021 – ormai considerato non più un enfant prodige ma un affermato e talentuoso protagonista nel panorama del nuovo cinema italiano.
Vincenzo Alfieri, nato a Salerno il 6 febbraio del 1986, orgogliosissimo delle sue origini amalfitane, porta il nome di suo nonno, che fu sindaco di Amalfi, e insieme alla sorella Rossella Alfieri è cofondatore della compagnia di produzione cinematografica Guinesia Pictures e della società di post produzione Cit Studio.
Trasferitosi da Salerno a Roma a soli 16 anni per studiare recitazione, dopo gli esordi come attore protagonista nel film Niente può fermarci, continua i suoi studi tra New York e a Los Angeles e contemporaneamente si laurea in Economia e in Scienze Politiche. Ma è la regia la sua passione totalizzante, che lo porta a dirigere, a partire dalla web serie Forse sono io, pellicole sempre più raffinate e mature.
il suo primo film I peggiori è una commedia amara che rivela la magia di una città contraddittoria come Napoli; Gli uomini d’oro, partendo da un fatto di cronaca, costruisce una storia con tutti i crismi del classico noir cupo e plumbeo, con echi tarantiniani e rocambolesche inquadrature alla Guy Ritchie; Ai confini del male si impernia su un’indagine condotta da due carabinieri molto diversi – ma entrambi tormentati da conflitti interiori – chiamati ad indagare sulla scomparsa di due ragazzi durante un rave.
Tarak Ben Ammar, presidente di Eagle Pictures (lo stesso di The Equalizer III girato due anni fa ad Atrani), commenta: «Siamo molto orgogliosi di proseguire con la nostra partnership produttiva con Sony Pictures International Productions per Il Corpo. È il secondo progetto di co-produzione e siamo lieti di aver affidato la direzione a un talento come Vincenzo Alfieri».
