“Il mirabile segno del presepe, così caro al popolo cristiano, suscita sempre stupore e meraviglia. Rappresentare l’evento della nascita di Gesù equivale ad annunciare il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio con semplicità e gioia.”
All’incipit della lettera apostolica di Papa Francesco “Adimirabile signum” si collega il Presepe Vivente di Agerola giunto alla 33esima edizione. Nella ridente citadina dei Monti Lattari si rinnova anche oggi, venerdì 30 dicembre, la tradizione che si era interrotta soltanto negli ultimi due anni a causa del Covid e delle sue restrizioni.
Quest’anno, nelle prime due date del 18 e 26 dicembre, il Presepe Vivente di Agerola ha registrato circa 3000 visitatori letteralmente rapiti dalla coinvolgente rappresentazione.
Il caratteristico borgo di Campora accoglie i visitatori con il calore dei figuranti, l’intensità delle scene ed un menù accattivante fatto di prodotti tipici e tradizionali. Questo pomeriggio ci sarà anche un testimonial d’eccezione, molto caro ai cittadini agerolesi: Padre Enzo Fortunato che presenterà il suo ultimo libro nella Chiesa della Madonna di Loreto alle 16.00.
“Una gioia mai provata”: questo il titolo scelto da Padre Enzo reduce da un intenso tour nella Terra Santa e che narra di San Francesco d’Assisi e dell’invenzione del Presepe.
“Un appuntamento da non perdere perché il Presepe Vivente ad Agerola è un invito a rimettere al centro delle nostre esistenze il Bambino Gesù che nasce povero tra i poveri e proclama con la sua venuta l’Amore Universale gridando ad alta voce che al mondo serve la Pace e la Gioia di riconoscerci tutti figli di Dio” ci dice Don Giuseppe Milo.