L’Influenza di stagione sta colpendo in queste festività. In questi giorni di picco c’è chi per un banale raffreddore, mal di gola, e soprattutto tosse quasi sempre inizialmente (e a lungo) secca ma persistente con qualche linea di febbre pensa bene di recarsi direttamente al Pronto Soccorso.
I codici “bianchi” o “verdi” non fanno altro che generare ulteriori criticità a medici e personale sanitario impegnati in ben altre emergenze: in questi casi bisogna più opportunamente rivolgersi a medici di base e medici di continuità assistenziale, in questi giorni quasi sempre reperibili.
In questo panorama va distinto chi è affetto da virus respiratorio sinciziale, microrganismo patogeno che causa infezioni respiratorie acute, in particolare nei bambini piccoli e negli anziani. E chi da Covid. Patologie che a volte sfociano in pericolose polmoniti.
Le strutture che si trovano a far fronte di nuovo a numeri elevati, sono spesso affaticate per una carenza strutturale di personale, con quello che è presente inevitabilmente invecchiato. Le troppe richieste di una popolazione destinata anch’essa a invecchiare, con un aumento concomitante dei problemi sociali correlati a quelli sanitari, rendono appesantite queste strutture che dovrebbero invece essere agili ed efficienti.