Quattro attivisti ieri mattina a processo perché nel dicembre del 2022 erano entrati alla Pinacoteca di Bologna affiggendo su un muro bianco la fotografia dei pompieri che, ad Ischia, trasportavano i corpi delle vittime dell’alluvione in cui 12 persone, tra cui 4 bambini, erano morte. L’installazione dimostrativa degli attivisti richiamava il quadro adiacente “La Strage degli Innocenti” di Guido Reni e non ha causato nessun danno alle opere. Tra gli imputati c’era anche Angelo, 23enne di Praiano.
“Dopo l’alluvione a Ischia non potevo stare zitto – dice Angelo – Mi ha terrorizzato vedere quella catastrofe così vicina a casa mia. Intanto chi paga i danni degli eventi climatici estremi? La politica se ne frega. Sono pronto ad andare in carcere pur di proteggere la mia famiglia e il mio territorio”.
Il decreto penale di condanna prevedeva una multa di 400 euro, ridotti a 88 euro perché il giudice ha riconosciuto l’alto valore morale dell’azione, garantendo inoltre la non comparsa del reato sul casellario giudiziale. Gli attivisti hanno considerato la decisione del giudice e la comprensione delle loro ragioni una vittoria politica.