È legittima la revoca della concessione demaniale marittima disposta dal Comune di Maiori per l’area di 385 metri quadrati in località Grotta dell’Annunziata. Lo ha stabilito la III sezione del Tar di Salerno, che ha respinto il ricorso presentato dalla società Cogea srl, concessionaria dell’area, e dalla Boat Service, sub-concessionaria.

La determina comunale, datata 19 maggio 2023, aveva dichiarato decaduta la concessione numero 10 del 20 luglio 2010, vietando la prosecuzione delle attività di parcheggio all’aperto, rimessaggio e manutenzione di imbarcazioni da diporto.
Il tribunale amministrativo ha ritenuto fondato il provvedimento dell’amministrazione, rilevando «l’abusiva destinazione e trasformazione dell’area demaniale», situazione che aveva già portato al sequestro penale dell’area. Secondo i giudici, tale circostanza costituisce «valida e sufficiente giustificazione» per la decadenza della concessione, facendo venir meno la fiducia tra Comune e concessionario.

Nella sentenza si evidenzia come «il giudizio fiduciario» dell’ente sia legittimamente motivato dagli elementi accertati, ritenuti incompatibili con la natura del bene e la sua tutela. A sostegno della decisione, il Tar ha richiamato anche gli esiti dell’indagine penale in corso, sottolineando come gli accertamenti abbiano messo in luce un «deterioramento del bene culturale» e un «uso improprio» documentato anche attraverso fotografie e relazioni della Soprintendenza.
Il sito della Grotta dell’Annunziata, sottoposto a vincolo, è stato dunque al centro di una trasformazione ritenuta non solo illegittima, ma anche dannosa per il patrimonio pubblico. Con questa sentenza, il Tar conferma la linea dell’amministrazione comunale, orientata alla tutela del territorio e al rispetto delle normative vigenti in materia di demanio e beni culturali.