A Maiori monta nuovamente la polemica relativa alla voce dei costi di depurazione riportata sulle bollette del consumo idrico malgrado il comune di Maiori (come altri quattro in Costiera) non disponga di veri e propri impianti di depurazione.
A sollevare il caso il gruppo politico “Cambiamo Rotta” con un post affidato a facebook: si fa notare all’utenza che prima della gestione dei servizi idrici in capo all’Ausino, a partire dal 1° gennaio scorso, in bolletta non era presente alcuna voce relativa agli oneri di depurazione. Nessuna economicità rispetto al passato malgrado gli annunci rasscuranti del primi cirradino.
Già lo scorso 27 aprile Ausino fece chiarezza spiegando, attraverso una nota ufficiale, che per sette comuni gli oneri di depurazione sono parziali: per le utenze di Maiori, Conca dei Marini, Cetara, Ravello, Scala, Atrani e Praiano si applica soltanto la quarta parte del canone previsto per gli altri comuni dotati di impianto.
Il balzello, approvato dall’Ente Idrico Campano, serve per coprire le spese che l’Ausino sostiene per la gestione della condotta sottomarina, dei pretrattamenti, della rete fognaria.
Quindi è proprio la dicitura “depurazione” che spiazza, creando confusione nell’utenza (per la realizzazione dei depuratori consortili ne passerà di acqua sotto ai ponti).
Ma quanto fatto notare dal gruppo politico maiorese è di natura prettamente politica e anche paradossale: mentre l’Ausino invia fatture dei consumi dei mesi scorsi, contemporaneamente l’utenza sta ricevendo dal Comune di Maiori fatture relative ai consumi del 2021 ove non risultano canoni di depurazione.
“Anche se risposte difficilmente ne avremo, alcune domande le facciamo lo stesso: perché dobbiamo pagare gli oneri della depurazione in assenza di un depuratore? Perché in questi anni il Comune di Maiori non li ha applicati? Perché dal 1° gennaio si devono pagare?” si chiedono gli attivisti maioresi che vogliono vederci chiaro: “Oltretutto esistono diverse sentenze le quali stabiliscono che in caso di mancato funzionamento o assenza del depuratore i relativi oneri non sono dovuti. Ma la cosa interessante che sul retro della fattura della Società compare questa dicitura: “comunicazioni importanti … E’ in corso la revisione dei profili contrattuali delle utenze con eventuale addebito dei servizi di fognatura e di depurazione ove resi”.
“Cambiamo Rotta” fa sapere di promuovere una class action “per porre fine a questa ingiusta richiesta di un balzello non dovuto, che incide per oltre il 25% sul costo totale della bolletta”.