Un intervento di disinfezione del tratto di arenile sotto sequestro da un mese. E’ il provvedimento dell’amministrazione comunale di Maiori che ha affidato l’esecuzione dell’intervento sul tratto di arenile interdetto alla libera fruizione e balneazione prospiciente il porto turistico, alla ditta SAIA S.r.l. di Roccapiemonte.
Il 27 giugno l’ARPA Campania, su richiesta del Comune di Maiori, aveva, tra l’altro, proceduto ad effettuare sopralluogo e campionamento del tratto di arenile interdetto: in seguito alla trasmissione degli esiti dei campionamenti, in via precauzionale, il Comune ha inteso procedere all’intervento di disinfezione, atteso che l’area resta sotto sequestro.
«Sono state eseguite indagini batteriologiche sui campioni di materiale prelevato dal tratto di arenile contiguo al porto di Maiori, le quali hanno evidenziato, come tra l’altro comunicato dall’Autorità procedente, la concentrazione di batteri pericolosi per la salute umana con serio rischio epidemiologico» si legge dalla delibera di giunta comunale numero 149 del 15 luglio scorso.
La causa risiederebbe nel trasferimento di sabbia dal fondale alla marina durante le recenti operazioni di dragaggio del porto.