Circa 92mila euro spariti senza giustificazione dai conti correnti dell’ex Conservatorio di Santa Rosalia ad Atrani nel giro di dieci anni. Emerge dalle indagini del Nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Salerno, agli ordini del tenente colonnello Claudio Molinari. A darne notizia il quotidiano La Città oggi in edicola in un articolo a firma di Salvatore Serio.
Pranzi e cene nei ristoranti, pedaggi autostradali e forniture di carburante: tutto addebitato sui conti dell’ex istituto di istruzione femminile per oltre 90mila euro. Si sommano ai circa che si vanno a sommare ai circa 500mila mai entrati in cassa per il mancato adeguamento dei canoni di locazione ai prezzi standard di mercato. C’era perfino un contratto d’affitto d’un locale in cambio di 75 euro all’anno.
Contestati ai 17 indagati anche 100mila euro circa di canoni non riscossi e successivamente prescritti (il tempo è passato senza che potessero essere più riscossi) e oltre 650mila euro di danaro non introitato per l’occupazione abusiva di alcuni dei 52 locali che fanno parte del patrimonio immobiliare dell’istituto. Le fiamme gialle, su delega della Procura Regionale per la Campania della Corte dei Conti, hanno proceduto alla notifica di un provvedimento di invito a dedurre e contestuale messa in mora, intimando a risarcire per intero il danno causato all’Erario. L’atto è stato notificato ai componenti dell’ultimo Cda e ai predecessori che si sono alternati tra il 2011 ed il 2020: saranno chiamati a fornire dettagli rispetto alla presunta mala gestio del patrimonio pubblico del Conservatorio nel comune più piccolo d’Italia.
L’attenzione investigativa è stata indirizzata alla verifica della legittimità delle spese sostenute dagli amministratori che si sono alternati nel decennio nella gestione dello sconfinato patrimonio dell’Ente.
Fonte: La Città