di EMILIANO AMATO
Furono rinviati a giudizio nel 2017 per sversamento di liquami in mare dopo che la Procura della Repubblica sequestrò, nel febbraio del 2016, l’impianto di depurazione delle acque dei comuni della Costiera. Dopo otto anni si è concluso il processo altri sindaci della Costiera e dirigenti pubblici.
Il Tribunale di Salerno, seconda sezione penale, nella pubblica udienza di ieri, 11 novembre, ha dichiarato di non dover procedere, per intervenuta prescrizione dei reati ascritti nei confronti del presidente dell’Ausino, Mariano Agrusta e l’ex presidente Matilde Milite, dei dirigenti e tecnici Ausino, Giuseppe Vitagliano, Massimo Martusciello, Domenico Bevilacqua, Iolanda Giuliano e Francesco Vaccaro, il sindaco di Ravello Paolo Vuilleumier (all’epoca ex sindaco), il responsabile dell’edilizia pubblica del Comune di Ravello, Rosa Zeccato, degli ex sindaci di Atrani Nicola Carrano e Luciano De Rosa Laderchi, dell’ex sindaco di Scala Luigi Mansi, e del dirigente del Comune di Atrani, ingegnere Pasquale De Santis, con manutentore Maurizio Guadagno e il dirigente del Comune di Cetara Pietro Avallone.
Assolti l’ex sindaco di Cetara Secondo Squizzato e Paolo Vertullo, dell’ufficio tecnico del Comune di Atrani (entrambi hanno rinunciato alla prescrizione), “perchè il fatto non sussiste”.
Entro novanta giorni il termine per il deposito dei motivi della decisione.
Al centro dell’inchiesta della Procura, che portò al sequestro della maggior parte degli impianti della Costiera, il loro cattivo funzionamento, il più delle volte non idonei, vere e proprie vasche di decantazione, con conseguente sversamento dei rifiuti direttamente in mare. All’attenzione degli inquirenti, coordinati dal procuratore dell’epoca Corrado Lembo e dal comandante la Capitaneria di Porto di Salerno, il corretto funzionamento dei depuratori ma anche il rischio per la salute pubblica.
La sentenza pubblicata nella data di ieri, la seconda sezione penale del Tribunale di Salerno, in composizione collegiale composta dal dottoressa Lucia Casale (presidente), Tiziana Santoriello (giudice stensore) e Anna Cesarno (GOP), segue quelle – dello stesso filone – che ha visto l’assoluzione di amministratori pubblici, dirigenti e tecnici Ausino per i Comuni di Praiano, Maiori e Positano.