di NOVELLA NICODEMI
Matt Damon, l’affascinante e talentuoso attore hollywoodiano (ma è anche sceneggiatore e produttore), in vacanza in questi giorni sul suo yacht tra Capri e la Costiera amalfitana, non ha rinunciato ieri a una sortita notturna ad Amalfi. Ha cercato di confondersi tra la folla che in questa estate ha scelto l’antica repubblica marinara come meta per le vacanze, ma il suo volto è talmente noto che è subito stato intercettato dai fan. Già due anni fa aveva soggiornato a Ravello, all’hotel Palazzo Avino, partecipando a una festa esclusiva nella suggestiva location di Villa Eva. Stavolta è di stanza in un noto albergo a cinque stelle di Amalfi.
Per quanto abbia tentato di camuffarsi con cappellino con visiera, occhiali da sole e abbigliamento informale da perfetto turista, il carismatico attore non è passato certo inosservato ieri sera ad Amalfi dove ha scelto il ristorante I Cartari per cena.
A riconoscerlo la figlia del titolare, Maddalena Cordoglio, che con suo padre Franco ha chiesto una foto ricordo, che l’attore, con cordialità e disponibilità, ha concesso.
Sorriso accattivante e sincero da bravo ragazzo americano, sguardo pulito e rassicurante, Matt è uno degli attori più bravi al mondo.
Classe 1970, tifoso dei Boston Celtics, filantropo, sposato dal 2005 con Luciana Barroso e padre di quattro figlie, Damon è nato a Cambridge in Massachusetts da padre banchiere e madre professoressa universitaria di Pedagogia. Figura centrale della sua vita, oltre la madre con cui vive dopo il divorzio dei genitori, l’attore Ben Affleck con cui instaura da giovanissimo un’amicizia profonda e un indistruttibile sodalizio lavorativo
Celebrato con la stella numero 2.343 sulla Hollywood Walk of Fame, Damon è uno dei pochi attori a mettere d’accordo pubblico, star system e critica per la sua bravura e duttilità. Ha nterpretato sia ruoli brillanti (la trilogia di Ocean’s Eleven per la regia di Steven Soderbergh, premio Oscar per Traffic) che drammatici (il giovane soldato in Salvate il soldato Ryan di Steven Spielberg del 1998; The Departed – Il bene e il male di Martin Scorsese del 2006), riuscendo ad essere in ogni performance perfettamente convincente. Un vero camaleonte.
Francis Ford Coppola lo sceglie nel 1997 per il ruolo da protagonista in L’uomo della pioggia, tratto dal bestseller di John Grisham.
Per il grande pubblico è l’indimenticabile Mr Rypley che ruba l’identità allo scapestrato Jude Law nel noto Il talento di Mr. Ripley di Anthony Minghella del 1999, ma anche Jason Bourne della famosa saga cinematografica dedicata all’ex-agente segreto partorito dalla penna di Robert Ludlum.
La critica gli ha tributato nel 1998, insieme all’amico Ben Affleck, il Golden Globe per la migliore sceneggiatura e l’Oscar alla migliore sceneggiatura originale per Will Hunting – Genio ribelle, diretto da Gus Van Sant. Nel 2010 arriva la seconda candidatura agli Oscar come miglior attore non protagonista per Invictus – L’invincibile, per la regia di Clint Eastwood. Per il film Sopravvissuto – The Martian, diretto daRidley Scott, nel 2016 ottiene il Golden Globe come miglior attore in un film commedia o musicale. Sempre Ridley Scott lo dirige in The Last Duel, del 2021, di cui è anche sceneggiatore e produttore.