di LUCIA LIETO
Sono in corso in queste ore nuove indagini geognostiche da parte dell’Anas lungo la statale amalfitana nel tratto in cui è prevista la variante in galleria tra gli abitati di Minori e Maiori.
Nello specifico si tratta di misurazioni di monitoraggio geotecnico attraverso l’utilizzo di un particolare strumento, denominato piezometro, utilizzato per misurare il livello e la profondità delle falde acquifere. Attraverso queste indagini idrogeologiche si intende rilevare non solo il punto esatto della falda, ma allo stesso tempo saranno rilevati campioni di terreno, in gergo tecnico detti si parla di carotaggio, con i quali si potranno ulteriormente esaminare le caratteristiche del terreno attraverso la sua stratigrafia.

Le stesse indagini propedeutiche alla realizzazione dell’opera erano state condotte nel mese di ottobre nel borgo di Torre, con non pochi disagi per gli abitanti della frazione, laddove le trivellazioni avevano portato alla fuoriuscita di acqua, riversatasi in case e cantine circostanti. Queste indagini, aldilà della realizzazione o meno della galleria, potrebbero rilevarsi tuttavia utili ai fini della valutazione e alla mitigazione del rischio idrogeologico e delle possibili azioni da intraprendere per cercare di arginare forse il problema più serio e impattante di tutto il fragile territorio costiero. Lo stesso problema che è alla base delle perplessità e delle preoccupazioni dei cittadini che si oppongono alla galleria.

Nonostante la manifestazione pubblica di gennaio, però, e la costituzione del comitato no tunnel, l’iter per la realizzazione della galleria va avanti attraverso tutte le sue fasi ed entro la fine del mese di febbraio verrà presentato da Anas il progetto esecutivo dell’opera. Se questo dovesse essere poi approvato e validato , si passerà alla fase esecutiva, con l’affidamento e la consegna dei lavori veri e propri.