Questa mattina ufficiali di Polizia Giudiziaria in servizio presso la Guardia di Finanza di Salerno hanno dato esecuzione ad un provvedimento di confisca emesso dal Tribunale d Salerno – Sezione Misure di Prevenzione nei confronti di Giovanni Citarella, ex presidente della Nocerina calcio, per un valore stimato di oltre 7 milioni di euro.
L’imprenditore 53enne, già dichiarato «socialmente pericoloso», è stato ritenuto indiziato di appartenere ad un’associazione di tipo camorristico nonché il responsabile della commissione di reati di intestazione fittizia di beni e contro la pubblica amministrazione.
Sono stati contestati anche diversi delitti associativi finalizzati alla commissione di reati tributari. Giovanni Citarella è il figlio di Gennaro, imprenditore nocerino ucciso negli anni ’90 in un agguato camorristico, ritenuto appartenente all’organizzazione camorristica `Nuova famiglia´ di Carmine Alfieri. Proprio insieme a quest’ultimo e a Pasquale Galasso, Giovanni Citarella è stato condannato in via definitiva per concorso nel reato di tentato omicidio di stampo mafioso.
Il citato provvedimento di confisca fa seguito all’attività investigativa svolta dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Salerno che aveva consentito a questa Direzione Distrettuale Antimafia di richiedere ed ottenere, nel mese di ottobre del 2021, il sequestro di prevenzione dei beni oggi sottoposti a confisca. In particolare nel provvedimento di confisca il Tribunale di Salerno individua la pericolosità qualificata e generica di Giovanni Citarella , delineandone la sua personalità delinquenziale in contesti associativi finalizzati alla commissione di reati di intestazione fittizia di beni, reati fiscali e reati contro la Pubblica Amministrazione.
I beni sottoposti a confisca, in quanto derivanti da proventi di natura illecita, sono quote societarie di 17 imprese, 2 unità immobiliari e 6 autoveicoli, per un valore complessivo di oltre 7 milioni di euro.
Tra le aziende colpite dal provvedimento di confisca figura una florida attività imprenditoriale, ben avviata nel settore delle costruzioni di edifici e strade, risultata aggiudicataria, nel corso del corrente anno, di una gara di appalto del valore di 50 milioni di euro indetta da ANAS S.p.a..
La conduzione di tale impresa, oggi sottoposta a confisca, continuerà sotto la gestione degli amministratori giudiziari nominati dal Tribunale di Salerno, i quali dovranno garantire il completamento delle commesse pubbliche e, in una congiuntura economica così delicata, il mantenimento dei posti di lavoro.