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Numeri, curiosità e suggestioni della Regata delle Antiche Repubbliche Marinare

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PISA – Sale l’attesa per la 67esima edizione della Regata Storica delle Antiche Repubbliche Marinare d’Italia Genova, Venezia, Pisa e Amalfi che alle 17.30 di oggi si sfideranno sul campo di gara dell’Arno, da Ponte dell’Aurelia con arrivo a Scalo dei Renaio: 2mila metri contro corrente e con due curve.

Circa mezz’ora prima dell’inizio della gara il sorteggio per l’assegnazione delle corsie. Il dispositivo di partenza è costituito da quattro ancoraggi fissi allineati: il giudice dà il via e la giuria provvede a valutare l’arrivo, giudicando il “taglio” del traguardo da parte della polena di ogni barca.

Una gara inizialmente simbolica che nel tempo ha assunto un significato agonistico sempre più importante, grazie alla partecipazione di grandi campioni del canottaggio.

La prima edizione, nel 1956, si svolse a Pisa. Nella chiesa Cavalieri di Santo Stefano furono ricollocate le storiche bandiere conquistate dalle armate pisane e sottratte alle navi turche e pirate nel corso dei secoli XVI-XVIII. In quello stesso anno fu posta la lapide che Pisa, Genova, Amalfi e Venezia vollero collocare in memoria di “tutti coloro che del mare vissero e del mare perirono”.

I galeoni, costruiti su modelli del XII secolo, lunghi 15 metri e larghi 1,70, per un peso medio di 760 chilogrammi compresi i remi, sulla linea delle antiche ‘Galere’ o ‘Feluche di rappresentanza’.

Proprio per garantire maggiore efficienza e leggerezza in acqua, le barche, un tempo costruite in legno, oggi vengono realizzate in vetroresina. Ogni imbarcazione è riconoscibile attraverso i colori con cui viene dipinta e dalle polene, ovvero dalle sculture lignee (ora anch’esse in vetroresina) poste sulla prua che raffigurano l’animale simbolo di ciascuna città, disegnate negli anni Cinquanta dal professor Alvio Vaglini. Per questo motivo, l’imbarcazione di Amalfi è identificata dal colore azzurro e dal cavallo alato; quella di Genova dal colore bianco e dal drago (che si riconduce a San Giorgio, protettore della città); quella di Pisa dal colore rosso e dall’aquila (che simboleggia l’antico legame tra la Repubblica pisana e il Sacro Romano Impero e quella di Venezia dal colore verde e dal leone alato (che si riconduce a San Marco Evangelista patrono della città).

LA CURIOSITA’

Prima della gara le polene dei galeoni vengono bendate per una questione meramente scaramantica: secondo l’usanza i simboli delle quattro città devono evitare distrazioni, mantenendo la concentrazione per poi sfogare tutta la propria aggressività in mare durante la competizione.

A bordo dei galeoni ci sono 8 vogatori e un timoniere.

La competizione rientra tra le attività agonistiche del canottaggio a sedile fisso gestite dalla Federazione nazionale, con tanto di Regolamento tecnico che rimanda, per ciò che non contempla, al Regolamento della F.I.C. s.f.

Gli equipaggi delle quattro città raccolgono il meglio della tradizione del canottaggio italiano, fondendo giovani promesse e appassionati veterani che gareggiano al fianco di campioni iridati e olimpici, nello spirito sportivo e di unione che caratterizza l’evento.

GLI EQUIPAGGI

PISA: Gabriele Ciulli (timoniere), Federico Dini, Giulio Francalacci, Emanuele Giarri, Edoardo Margheri, Emanuele Meliani, Matteo Pedani, Matteo Stefanini, Simone Tonini. Riserve: Edoardo Bellani, Luigi Mostardi, Luca Possenti. Allenatore: Massimiliano Landi. Direttore tecnico: Tommaso Antoni.

AMALFI: Vincenzo Di Palma (timoniere) Alberto Bellogrado, Luigi Lucibello, Andrea Maestrale, Mario Paonessa, Luca Parlato, Luigi Proto, Giovanni Ruocco, Aniello Sabbatino. Riserve: Antonio Zaffiro, Gabriele Amato. Allenatore: Antonio La Padula. Direttore tecnico: Giuseppe Ingenito. Staff tecnico: Michele De Riso, Giovanni Spada, Roberto Cretella, Michele Abbagnara.

GENOVA: Alessandro Calder (timoniere) Martino Cappagli, Luca Carrozzino, Tommaso Cerruti, Riccardo Corsinovi, Giacomo Costa, Lorenzo Gaione, Andrea Licatalosi, Edoardo Marchetti, Michele Maspero, Guglielmo Melegari, Nicolò Pucci, Edoardo Rocchi. Allenatori: Giovanni Calabrese, Giulio Basso, Vincenzo Mancuso. Direttore sportivo: Stefano Crovetto.

VENEZIA: Stefano Morosinato (timoniere) Gabriele Bastasi, Pietro Cangialosi, Sebastiano Carrettin, Jacopo Colombi, Mattia Colombi, Lorenzo D’Ambrosi, Gustavo Ferrio, Davide Menegazzo, Giovanni Poli, Tommaso Santi, Davide Stefanile, Nicola Zorzetto. Allenatori: Massimo Martini, Giuseppe Barichello. Direttore tecnico: Mauro Serena.

Il palmarès vede Venezia prima con 34 vittorie, segue Amalfi con 13, poi Genova con 10 successi, infine Pisa con 8.

Foto: Michele Abbagnara

redazione
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