di EMILIANO AMATO
Non si arresta in Costa d’Amalfi l’attività di abusivismo edilizio e nemmeno l’azione dei Carabinieri nel contrasto al fenomeno.
Nei giorni scorsi a Ravello gli uomini dell’Aliquota operativa della Compagnia di Amalfi hanno sottoposto a sequestro un manufatto realizzato in assenza di autorizzazioni nella località Castiglione.
In un fondo agricolo a pochi metri dalla strada statale 163, proiettato sul mare, era in costruzione una struttura ex novo in difformità rispetto ai titoli autorizzativi. In realtà l’autorizzazione al ripristino di una preesistente baracca da 15 metri quadrati oggetto di condono edilizio prevedeva l’isolamento delle mura esistenti. Ma la ditta esecutrice dei lavori aveva provveduto all’abbattimento delle vecchie mura e al rapido rifacimento con mattoni in argilla forati e cemento.

Questa tipologia d’intervento, non contemplata, avrebbe richiesto tutt’altra autorizzazione. Per questa ragione i lavori sono stati fermati e il cantiere sottoposto a sequestro. Denunciati a piede libero alla competente autorità giudiziaria per reati di tipo ambientale il proprietario del terreno, un salernitano, il direttore dei lavori e il titolare dell’impresa edile.
Negli ultimi anni, la Costiera Amalfitana, patrimonio mondiale dell’umanità, celebre per la sua bellezza paesaggistica, nonché per l’elevatissimo valore del patrimonio immobiliare presente, ha visto un aumento significativo dei controlli e delle misure contro l’abuso edilizio.
Le forze dell’ordine stanno eseguendo verifiche costanti su tutto il territorio, prendendo in considerazione ogni segnalazione. Le amministrazioni locali, invece, non sembrano essere molto attive.