di MARIA CITRO*
Dal rientro da un breve weekend a Valdobbiadene in occasione della Fiera di San Gregorio in cui viticoltori e produttori del pregiato Prosecco DOCG promuovono e condividono tecnologie e strumentazioni del mestiere, ho il piacere di riportare l’encomiabile lavoro intessuto negli anni dal nostro caro Professore Maurizio Ruggiero nato e cresciuto tra le comunità di Minori e Maiori.
Premessa necessario è dire che Maurizio Ruggiero è ormai da anni ambasciatore della Costa d’Amalfi nel territorio delle Colline del Prossecco di Conegliano e Valdobbiadene, anch’esso contemplato quale Patrimonio dell’Umanità. Prima ancora del suo trasferimento per motivi lavorativi in Veneto, Maurizio ha animato le nostre comunità dedicandosi alle passione della musica, del teatro e delle arti religiose tra cui quella presepiale. E se vero è come ci insegna Piaget che l’Intelligenza è la capacità di adattarsi agli ambienti sociali e fisici, Maurizio ha dato piena dimostrazione delle sue abilità!
L’essere riuscito a canalizzare le sue più alte passioni nella realizzazione di due realtà interessanti per la comunità di Valdobbiadene permettendogli, per il teatro, di diventare “Direttore artistico” del Teatro Instabile” e di realizzare un vero e proprio presepe permanente nella Villa Dei Cedri è sicuramente una capacità poliedrica di coniugare arte con socialità.
Quanta meraviglia può innescare un presepio ben realizzato? Si è proprio meraviglia e stupore ciò che mi ha attraversato nella visita al presepe, la perfetta declinazione delle infinite sceneggiature che richiamano i luoghi di provenienza, i borghi marinari della Costa d’Amalfi e gli slarghi, le viuzze e la stade sterrate delle colline venete, un gioco perfetto di prospettive, pittura ed illuminazione che si uniscono alla minuziosa falegnameria.
Ascoltare la descrizione delle scene mi ha rimandato a pensare che in quel presepe Maurizio ha materializzato ciò che aveva pensato e mi auguro che l’emozione e l’ammirazione che tutto ciò trasmette ai visitatori possa ripagare ampiamente l’impegno profuso. Altrettanto soddisfacente è pensare che proprio una cosi umile ma nobile opera quale il presepe riesca a rasserenare l’animo e a diffondere il messaggio di pace e di fratellanza a chi, anche se per pochi minuti, si ferma ad ammirare la bellezza, faticosamente ricercata e intimamente rielaborata e trasferita in opera d’arte.
Ecco, il Prof è stato bravo a creare comunità, legami che uniscono le persone attraverso la condivisione di sentimenti, di culture, di riti e tradizioni!
*assessore alle Politiche Sociali del Comune di Minori