Continuano senza sosta gli interventi della Capitaneria di Porto nel contrasto alla pesca di frodo in Costiera Amalfitana. Dopo l’intervento di ieri a Cetara, con il sequestro di 33 tonnetti sottomisura, questa mattina i militari della Guardia Costiera di Cetara, agli ordini del comandante Luigi Passaniti, sotto il coordinamento della Capitaneria di Porto di Salerno hanno intercettato, nelle acque di fronte a Capo d’Orso, una che rientrava da una battuta di pesca. L’imbarcazione da diporto di cinque metri, con due persone a bordo, era diretta verso la spiaggia di Vietri sul Mare.
I militari, in borghese, giunti da terra con auto civetta, hanno atteso lo sbarco alla Mariana di Vietri per effettuare il controllo del pescato. I due diportisti vietresi sono stai sorpresi in flagrante in possesso di 21 esemplari di tonno rosso (Thunnus Thynnus) sottomisura della lunghezza media di 30 centimetri, per un peso totale di circa 10 chilogrammi. Il pescato, sequestrato, è stato destinato in beneficenza alle Suore Francescane Alcantarine di Cava de’ Tirreni su autorizzazione dell’ufficio veterinario dell’Asl Salerno. Ai due diportisti elevato un verbale amministrativo da 700 euro.
Nei prossimi giorni – fanno sapere dalla Guardia Costiera – le attività saranno ulteriormente intensificate per contrastare la pesca illegale sull’intero litorale costiero.
Anche i ristoranti che acquistano tonni sotto misura e privi della documentazione idonea a garantirne la rintracciabilità e la legittimità della cattura, rischiano fino a 24mila euro di multa e chiusura del locale, come pure tutta la filiera della pesca viene attenzionata. Questa specie di tonnide è infatti da tempo minacciata dall’eccessivo sfruttamento degli stock presenti nel Mediterraneo e negli oceani.