Un magazine che incarna la modernità nell’epoca della globalizzazione con un “editor” d’eccezione, Papa Francesco, che risponde personalmente alle domande dei lettori.
E’ “Piazza San Pietro”, la nuova rivista diretta da Padre Enzo Fortunato, direttore della Comunicazione della Basilica Papale di San Pietro e presidente del Pontificio Comitato per la Giornata Mondiale dei Bambini. La presentazione alla stampa ieri mattina presso la Sala Stampa Vaticana.
“Piazza San Pietro”, il cui nome è stato scelto da Papa Francesco (tra i diversi proposti), offrirà editoriali di rilievo sui temi della Chiesa e del mondo. Il mensile affronterà argomenti di attualità, con un’attenzione particolare ai problemi sociali come la povertà, l’immigrazione, la violenza e le sfide che affrontano le famiglie e gli esclusi. Il Santo Padre risponderà personalmente ai lettori, una lettera per ogni numero, riconfermando la sua volontà di ascoltare e dialogare.
Il logo della rivista, progettato dall’architetto Marco Capasso, è frutto di un segno orizzontale che allude alla condivisione: la piazza, l’agorà, e il modello architettonico che l’abbraccia pensato per la relazione, diventa segno evocativo. Il colonnato del Bernini rappresenta l’abbraccio con la comunità e le colonne di testo della rivista “Piazza San Pietro” costituiscono una nuova dimensione culturale pronta a misurarsi con le sfide della contemporaneità. La rivista sarà disponibile presso l’Official Area della Basilica di San Pietro o all’interno della Basilica stessa, o tramite abbonamento postale. Sono in corso convenzioni per la distribuzione della rivista nelle scuole e presso le sale di attesa delle stazioni ferroviarie e degli aeroporti. Le persone che desiderano ricevere il mensile e non hanno la possibilità di acquistarlo, lo riceveranno gratuitamente.
Una webcam, installata sulla tomba di San Pietro, permetterà un raccoglimento virtuale ai fedeli di tutto il mondo che potranno inviare le loro preghiere. Il dispositivo verrà inaugurato il prossimo 2 dicembre da papa Francesco (ore 18 e 30). Un’altra webcam invece sarà installata sulla Porta Santa, per consentire a chi non potrà affrontare il “santo viaggio” di attraversarla simbolicamente.
Comunicare, “mettere in comune”
Guardare oltre, a una “Basilica in uscita”, è l’auspicio del cardinale Gambetti. La rivista “Piazza San Pietro”, titolo “voluto” dal Papa, diventa così un simbolo di apertura e accoglienza, richiamando il colonnato del Bernini che metaforicamente abbraccia temi di attualità e testimonianze di personalità di spicco. Francesco desidera che la pubblicazione diventi un mezzo per una comunicazione autentica che, come suggerisce il suo significato etimologico, “metta in comune”. “Comunicare”, spiega ancora il cardinale attraverso monsignor Pepe, “non è solo pronunciare parole, ma condivisione di ricchezza” e trasformazione, attraverso ciò che viene messo in comune, in un “ascolto che faccia crescere l’umanità”.
La “linea editoriale” del Papa
Padre Fortunato descrive il progetto come un cammino che “consuma la suola delle scarpe”. “Piazza San Pietro” – che esce in italiano, inglese e spagnolo – ha un’identità visiva forte, grazie a un font esclusivo creato dall’agenzia Studiogusto, simbolo di un equilibrio tra le tradizioni millenarie custodite dalla Basilica e il suo ruolo come promotore di innovazione. Il magazine segue la “sfida comunicativa” avviata dallo stesso Francesco, che fin dal suo primo affacciarsi in mondovisione è riuscito a dare “a ogni persona l’impressione di rivolgersi a ciascuno di noi”, spiega il religioso. Questa vera e propria “linea editoriale” vuole entrare nelle “case di ogni città e paese”, incarnando l’idea di una “Chiesa in uscita e sinodale”. Sono proprio “i problemi” e “le ansie quotidiane” dei fedeli, aggiunge padre Fortunato ai media vaticani, il fulcro delle domande oggetto delle risposte del Papa.
Copie gratuite per “chi non potrà permetterselo”
Il numero zero, attualmente di 86 pagine, potrebbe arricchirsi ulteriormente. La rivista sarà disponibile nell’Official Area della Basilica o tramite abbonamento postale al costo di 30 euro (la singola copia ne costerà 4). Tuttavia, sottolinea padre Fortunato, “chi non potrà permetterselo lo riceverà gratuitamente”.