Ancora un’impresa, riscritta di nuovo la storia, il Costa d’Amalfi accede alla sua prima finale nazionale per la promozione in Serie D.
Forte del 2-1 dell’andata, i biancoazzurri espugnano anche lo “Zi Rocco e Gennaro” di San Cataldo grazie alle reti di Aiana, Caputo e Celia.
Nella prima frazione di gioco, i costieri partono subito forte, cercando il vantaggio con il tandem Cappiello-Aiana, ma è il San Cataldo a farsi pericolo con un’incursione di Bengo Bondjale che, a tu per tu con Mansi, si fa ipnotizzare da quest’ultimo.
Allo scattare della mezz’ora si accende Martinelli sulla trequarti, il quale serve Cappiello in area, la cui conclusione viene deviata dall’estremo difensore lucano, ma sulla ribattuta il più lesto di tutti è Aiana che porta in vantaggio i suoi.
Reazione immediata dei padroni di casa che, come all’andata, trovano il pari sugli sviluppi di un calcio piazzato, che carambola addosso a diversi giocatori prima di essere depositata in rete da Scavone.
Nella ripresa, gli uomini di Mister Proto cambiano marcia e, poco prima dell’ora di gioco, tornano in vantaggio: Aiana dipinge una palla meravigliosa per l’inserimento di Caputo, che a tu per tu con il portiere non sbaglia.
I padroni di casa accusano il colpo, mentre i costieri continuano a macinare gioco e a creare azioni pericolose e dopo 20 minuti di totale gestione è Celia a chiudere i giochi: Caruso si invola sulla destra e serve al compagno una palla perfetta, il quale si vede ribattuta la prima conclusione ma con la seconda centra l’angolino mandando in visibilio i tanti tifosi accorsi da tutta la costiera. È la rete che apre le porte della finale e che dà inizio a una festa che trova la sua enfasi maggiore al triplice fischio finale.
Per la prima volta nella sua storia, il Costa d’Amalfi raggiunge una finale nazionale e, contro il Bisceglie, cercherà di inseguire quel sogno chiamato Serie D. Andata domenica in terra pugliese, poi ritorno, la settimana successiva, nella bolgia del “San Martino”.
Leggi anche:
Costa d’Amalfi a 180 minuti dalla Serie D, presidente Savino: «Meritiamo la promozione»