Sono trascorsi cent’anni dal disastro ambientale del 26 marzo 1924: quella notte una bomba d’acqua, a cui seguirono frane intense colate di fango, seminarono morte e distruzione tra le località di Vettica di Amalfi e Praiano (clicca qui per approfondire). Qui, sulla spiaggetta de La Praia, vennero rase al suolo le casupole e i depositi dei pescatori oltre all’antica chiesa dell’Annunziata. Nella foto tratta dall’archivio del fotografo Giovanni Scala è rappresentato il luogo quattro anni prima della tragedia, così descritta in un manoscritto dal professor Domenico Irace: «un’immensa fiumana, accresciuta e resa quasi gigantesca dal cadere di terreni franosi che la violenza dell’acqua trascinava seco nella sua corsa vertiginosa, distruggeva completamente ogni cosa e seppelliva nei suoi vortici uomini e cose. Della bella chiesetta nulla fu risparmiato».
«La circostanza che non ci fa celebrare tale evento è perché coincide quest’anno con il martedì santo – ci dice il parroco della parrocchia di San Luca Evangelista, don Lugi Amendola – ma è previsto fra qualche settimana per rendere omaggio a chi ne fu vittima, ciò su iniziativa della Parrocchia San Luca unitamente al Comune di Praiano a cui appartenevano i defunti».
La chiesetta fu poi ricostruita per merito del popolo praianese unitamente ai pescatori del posto guidati dal parroco dell’epoca, don Luigi Russo, con il contributo del vescovo Ercolano Marini che volle inaugurarla e benedirla il 23 aprile del 1932 con grande afflusso di popolo.
La chiesetta, pur trovandosi nel territorio comunale di Furore, è nella circoscrizione parrocchiale di San Luca, come da decreto del vescovo monsignor Nuzzi del 1970.
Abbellita di recente, è scelta per matrimoni e nel periodo estivo il parroco garantisce la celebrazione domenicale.
La festività dell’ Annunziata (che ricade proprio oggi, 25 marzo) invece, interrotta nel periodo Covid, viene celebrata nel periodo estivo.
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