di EMILIANO AMATO
Tutto secondo copione, nulla di nuovo sotto al sole. La Costiera Amalfitana ha vissuto un Primo Maggio da bollino rosso, soffocata dal traffico veicolare che ha messo in ginocchio la mobilità lungo la Statale 163, la celebre “Amalfitana”, presa d’assalto dai vacanzieri in occasione del lungo ponte della Festa dei Lavoratori.


Fin dalle prime ore della tarda mattinata, il traffico è andato in tilt, con lunghe code che si sono protratte per chilometri, soprattutto nel tratto tra Amalfi e Marmorata di Ravello. Particolarmente critica la situazione ad Atrani, dove non sono bastati gli sforzi della Polizia Locale per mantenere la viabilità sotto controllo. Il senso unico alternato, istituito nel tratto di 400 metri tra la spiaggia di Castiglione e il tunnel che segna il confine con Amalfi, si è rivelato insufficiente a contenere l’enorme afflusso di veicoli.
A testimoniare la gravità della situazione, anche la presenza in strada del sindaco di Atrani, Michele Siravo, che ha seguito personalmente gli sviluppi cercando di coordinare gli interventi. Ma la mole di auto, moto che si è riversata sulla Costiera è stata, ancora una volta, semplicemente ingestibile.

Solo in serata la situazione è lentamente tornata alla normalità, ma i disagi e la frustrazione tra residenti e turisti restano palpabili. La Costiera Amalfitana si conferma sempre più vittima del suo stesso successo: la sua bellezza attira folle, ma la fragilità della sua rete stradale la rende una trappola in determinati periodi dell’anno. E per la giornata di oggi, fino a domenica, le previsioni non sono certo confortanti.
I controlli degli agenti di Polizia Locale dei singoli comuni sulle targhe alterne, messi in campo per cercare di limitare il traffico, non bastano. Resta il nodo – ancora irrisolto – dell’installazione della ZTL territoriale, un progetto più volte annunciato ma che, almeno per questa stagione, sembra destinato a rimanere sulla carta.
Con l’estate ormai alle porte, la sensazione è che la Costiera stia entrando in una nuova stagione critica, senza strumenti adeguati per affrontare l’emergenza traffico. E senza soluzioni concrete, il rischio è quello di un altro anno vissuto tra ingorghi, stress e un turismo sempre meno sostenibile.