Non è stato solo un incontro, ma l’espressione di un legame profondo, fatto di rispetto, umanità e visione condivisa del servizio al prossimo.
Quando il 14 settembre 2023 Luigi Mansi, attuale vicesindaco di Scala ed ex sindaco del borgo più antico della Costiera Amalfitana e presidente della Comunità Montana, è stato ricevuto da Papa Francesco nella residenza di Santa Marta, qualcosa è avvenuto oltre le parole e oltre i gesti.
Mansi portò con sé un simbolo caro alla comunità scalese: l’immagine del Crocifisso venerato come “Signore di Scala”, fulcro spirituale e identitario del paese.

Non un semplice dono, ma una testimonianza viva di fede e tradizione. In quella cornice intima, ha raccontato al Pontefice l’antica storia che lega Scala al suo Crocifisso, chiedendo la benedizione non solo per le immagini che avrebbe riportato a casa, ma per l’intera comunità, per sé e per la propria famiglia.
«È stata un’emozione grande incontrare Papa Francesco», aveva dichiarato Mansi. «La Provvidenza ha voluto che avvenisse nel giorno dell’Esaltazione della Santa Croce. Ho sentito un legame profondo, umano e spirituale».
Non erano parole di circostanza, ma il riflesso autentico di un rapporto che, pur nella diversità dei ruoli, è fondato su una visione comune della responsabilità: quella di chi guida, di chi ascolta, di chi si fa prossimo.
Quell’incontro fu il riconoscimento reciproco di un cammino condiviso. Un filo invisibile ma resistente unisce Santa Marta a Scala, la cattedra di Pietro a una piccola realtà cittadina, in un abbraccio che parla di fede vissuta, di valori concreti, di umiltà e dedizione.
Raffaele Vincenzo Giorgio